Donare gli organi significa acconsentire al fatto che dopo la morte, reni, fegato, cuore, polmoni, pancreas, ecc. siano prelevati dal cadavere per essere trapiantati a persone ammalate che ne hanno necessità per sopravvivere. La possibilità di trapiantare organi e tessuti, prelevati a una persona deceduta, a un’altra che ha la necessità di essere curata, è una grande opportunità: attraverso il trapianto è possibile salvare e migliorare la qualità di vita di molte persone.
Decidere di donare gli organi dopo la propria morte è un gesto di grande generosità che può salvare la vita anche a più di una persona. Spesso siamo portati a pensare che il trapianto sia estraneo alla nostra vita. Tuttavia ognuno di noi, tenuto conto delle patologie cronico-degenerative più frequentemente associate all’invecchiamento della popolazione, può trovarsi nella necessità di essere curato con un trapianto; le probabilità, infatti, di averne bisogno sono circa quattro volte superiori a quelle di diventare un potenziale donatore.
Gli organi che possono essere donati sono: • cuore • reni • fegato • polmoni • pancreas • intestino. Non esistono limiti di età per la donazione: il fegato e i reni vengono prelevati da donatori di età superiore a 80 anni e i trapianti danno ottimi risultati.
Presso l’Asl TO4 sono stati istituiti, nelle sedi di Chivasso, di Ciriè e di Ivrea, i gruppi di coordinamento ospedaliero che, secondo quanto disposto dalla Legge 91 del 1999, hanno il compito di promuovere iniziative di carattere informativo finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento.
Le attività dei gruppi di coordinamento hanno come obiettivo quello di facilitare le donazioni e di occuparsi del prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto terapeutico. Nel presidio di Lanzo e di Cuorgnè è possibile la donazione delle cornee; nei presidi di Ivrea, di Ciriè e di Chivasso è possibile la donazione delle cornee e degli organi.
Ogni cittadino ha la facoltà di decidere se donare o meno i propri organi e tessuti dopo la morte. Come si può esprimere la volontà di donare?: 1. attraverso una dichiarazione scritta (tesserino o testamento olografo) che il cittadino porta con sé fra i propri documenti; 2. attraverso la registrazione della propria volontà (favorevole o contraria) effettuata presso le Asl (le sedi dell'Asl TO4 sono elencate sotto); 3. attraverso la registrazione della propria volontà (favorevole o contraria) effettuata presso le Anagrafi dei Comuni che hanno attivato il sistema, al momento del rilascio/rinnovo del documento d’identità; 4. attraverso la registrazione della propria volontà (favorevole) iscrivendosi all’AIDO.
In ogni caso è possibile cambiare idea: la legge prevede esplicitamente che la presentazione da parte dei familiari di una dichiarazione di volontà del defunto redatta in un secondo tempo sia comunque vincolante per i medici. In questo momento la legge non prevede il “silenzio assenso”. I medici interpellano sempre i familiari affinché siano portavoci della volontà del defunto.