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Visite medico sportive dopo la guarigione da COVID-19

Descrizione
Negli atleti agonisti guariti da positività o sintomi da COVID-19 vanno valutate: le possibili conseguenze dell’infezione su molti organi e apparati, gli effetti della sospensione dell’attività sportiva, il peggioramento della forma fisica per i periodi di isolamento obbligatori da osservare.
I danni più temuti in un praticante sport sono quelli ai polmoni e al cuore, tra cui polmoniti e miocarditi fortunatamente rare in persone giovani e in buona salute al momento del contagio, ma che non si possono escludere a priori.
Il Ministero della Salute ha pertanto raccomandato ulteriori controlli ed esami, che si aggiungono ed integrano quelli già previsti per le visite di idoneità alla pratica di sport agonistico, in relazione sia all’età dell’atleta e al livello della pratica sportiva, sia alla gravità dell’infezione e alla eventuale presenza di altre patologie, sia al livello di protezione dato dalle vaccinazioni o dall’aver superato un precedente contagio negli ultimi mesi.
Le prime raccomandazioni, formulate nel gennaio 2021, sono state aggiornate nel gennaio 2022, alla luce delle evidenze scientifiche nel frattempo pubblicate, che hanno consentito di semplificare l’iter di esami e di abbreviare i tempi d’attesa tra la guarigione e l’esecuzione delle visite.
Link alla circolare del Ministero della Salute

Le citate indicazioni riguardano solo gli atleti agonisti; per i non agonisti non sono state fornite indicazioni lasciando al medico certificatore la facoltà di decidere caso per caso.
Per quanto riguarda l’età, le indicazioni differiscono tra atleti minori o maggiori di 40 anni.
In base al livello della pratica sportiva, vengono distinti:
• atleti professionisti o di interesse nazionale o internazionale;
• atleti dilettanti agonisti.
La gravità dell’infezione è distinta in tre livelli:
• infezione asintomatica o malattia lieve, se non ci sono stati sintomi o se sono stati lievi (per esempio, febbre, tosse, malessere, mal di testa, dolori muscolari, diarrea, disturbi del gusto e dell’olfatto) e per pochi giorni;
• malattia moderata, con diagnosi di polmonite e riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue
(persone che hanno ricevuto specifiche cure farmacologiche o sono state ricoverate);
• malattia severa o critica, cioè persone che hanno avuto grave difficoltà respiratoria e disfunzioni di molti organi.
Una ulteriore differenziazione è fatta sulla base della presenza o meno di fattori di rischio cardiovascolare.
Per quanto attiene lo status vaccinale, vengono distinti gli sportivi che hanno ricevuto la dose booster(terza dose) o che hanno completato il primo ciclo vaccinale (prima e seconda dose) nei 120 giorni precedenti ovvero siano guariti da una pregressa infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti, da coloro che non rispondono questi requisiti. Sulla base di tutte queste condizioni, si determina l’iter di accertamenti da eseguire e il tempo d’attesa dalla guarigione all’effettuazione della visita (subito dopo, oppure trascorsi 7, 14 o 30 giorni, a seconda dei casi).
Nel corso della visita vengono rispettate tutte le misure di prevenzione dal contagio (preselezione
di pazienti e accompagnatori, percorsi differenziati per accesso e uscita, utilizzo di materiali monouso - mascherine - disinfettanti, misura della temperatura corporea, sanificazione degli strumenti, ricambio d’aria nei locali in cui si svolge la visita).
Precauzioni particolari vengono prese nell’esecuzione di test con aumentata emissione di flusso d’aria (spirometria, prova da sforzo), per ridurre il rischio per gli operatori sanitari e per gli sportivi. Il test da sforzo viene prolungato fino al raggiungimento di una frequenza di battito cardiaco pari almeno all’85% di quella massima, oppure fino all’esaurimento delle capacità del soggetto di sostenere l’esercizio; durante tutto il test da sforzo viene controllato l’elettrocardiogramma, con strumenti che consentono di visualizzarlo, registrarlo e stamparne le parti principali.
Quando necessario, viene misurata la saturazione di ossigeno nel sangue, anche durante sforzo,
tramite l’apposito strumento applicato al polpastrello (smalto sulle unghie o dita fredde possono ostacolare la misurazione).

Al termine della visita viene rilasciato all’atleta:
• il certificato di idoneità alla pratica dello sport agonistico , se si tratta di primo rilascio o di rinnovo periodico dell’idoneità;
• l’attestato di ritorno all’attività (return to play), se la certificazione è ancora in corso di validità; questo attestato consente di riprendere allenamenti e gare fino al termine della durata dell’idoneità in corso.

Lo sportivo deve inoltre sottoscrivere un documento che lo impegna a comunicare al proprio medico, a quello della sua società sportiva (se presente) e al medico dello sport che lo ha visitato una eventuale nuova positività o la comparsa di sintomi da COVID-19 dopo la visita.
Sedi
Caselle Torinese
Medicina Sportiva
Caselle Torinese via Savonarola 12
Telefono: 011 9976736
Fax: 011 9976743
Email: medicinasport.caselle@aslto4.piemonte.it
Gassino Torinese
Medicina Sportiva
Gassino Torinese via Foratella 22
Telefono: 011 9817226
Fax: 011 9817229
Email: medicinasport.gassino@aslto4.piemonte.it
Aggiornamento effettuato il:
22/02/2022


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