L’ASL TO4 riapre la “Casa Parto” dell’Ospedale di Chivasso, un servizio all’insegna dell’umanizzazione
L'ASL TO4 compie un ulteriore passo nel suo percorso di umanizzazione dei servizi con la riapertura della "Casa Parto" presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Chivasso, diretto dal dottor Davide Gallina. Il progetto, fortemente sostenuto dalle ostetriche del reparto, coordinate da Vincenza Chiono, rinasce dopo la chiusura imposta dalla pandemia da Covid-19, offrendo alle future mamme e ai loro partner un'esperienza di parto che coniuga intimità domestica e sicurezza ospedaliera.
La cerimonia di presentazione, tenutasi oggi, ha visto la partecipazione del Sindaco di Chivasso, Claudio Castello, del Direttore Generale dell'ASL TO4 Luigi Vercellino, del Direttore Sanitario Sara Marchisio, del Direttore Amministrativo Michele Colasanto e del Direttore del Dipartimento Materno Infantile Fabrizio Bogliatto.
La "Casa Parto" è un vero e proprio mini-appartamento, progettato per accogliere la famiglia in un ambiente sereno e confortevole. È composto da una camera matrimoniale con culla, un salotto con un'area giochi dedicata ai fratellini e sorelline, un bagno con doccia e un'isola neonatale. Questo spazio permette alla donna di vivere il travaglio e il parto in un contesto familiare, con la costante presenza di una persona di fiducia, pur avendo a disposizione l'assistenza ospedaliera e le attrezzature necessarie in caso di necessità.
La riapertura della struttura è stata preceduta da un completo rinnovamento dei locali, che sono stati dotati di arredi nuovi, molto curati, gradevoli e funzionali. I costi sono stati sostenuti in parte dall'Azienda e in parte grazie al contributo volontario delle ostetriche del reparto, testimonianza del loro profondo impegno nel progetto.
Come accedere e sostenere il servizio
Per usufruire della "Casa Parto", le coppie interessate possono contattare la Segreteria dell’Ostetricia e Ginecologia Chivasso (tel. 011 9176848) per prenotare un bilancio di salute. Se la gravidanza viene valutata come fisiologica, sarà possibile richiedere l'utilizzo della struttura.
Per contribuire ai costi di gestione e sostenere il futuro del servizio, è previsto un contributo di 50 euro a notte a persona. Questa cifra copre il pernottamento e i pasti sia per la donna sia per la persona che l'accompagna, contribuendo a coprire le spese aggiuntive della "Casa Parto". I fondi rimanenti verranno reinvestiti nella formazione continua del personale e nell'acquisto di nuove attrezzature, a beneficio di tutte le utenti.
Open Day per scoprire il reparto
Per dare a tutte le coppie l'opportunità di scoprire questo spazio e l'intera offerta del reparto, è stato organizzato un Open Day per sabato 20 settembre, dalle 10:00 alle 18:00, con accesso libero. Sarà l'occasione per visitare la "Casa Parto", ma anche le altre sale parto tradizionali, la sala travaglio con vasca per il parto in acqua e la sala operatoria per i tagli cesarei.
Dichiarazione del Direttore Generale ASL TO4, dottor Luigi Vercellino
«Siamo fieri di questo progetto e del lavoro straordinario che c'è dietro. La riapertura della Casa Parto è un traguardo che dimostra l'impegno costante dell'ASL TO4 nell'investire nell'umanizzazione dei servizi. Questo luogo speciale è il risultato della professionalità e della profonda passione di tutti i nostri operatori, in particolare delle ostetriche del reparto, che hanno dedicato tempo ed energie per renderlo possibile. La Casa Parto è un simbolo della nostra volontà di mettere al centro la donna e la famiglia, offrendo loro un'esperienza di parto sicura, ma anche intima e accogliente.
Desideriamo che questo servizio sia accessibile a tutti, per questo abbiamo deciso di metterlo a disposizione dell'intero Dipartimento Materno Infantile dell'ASL TO4, in accordo con il Direttore di Dipartimento, dottor Bogliatto. Le coppie seguite nelle strutture di Ostetricia e Ginecologia di Ivrea e di Ciriè potranno quindi usufruirne. Ma non solo: la nostra porta è aperta a tutte le coppie interessate, anche a quelle provenienti da territori esterni alla nostra ASL, che cerchino un'esperienza di parto che coniughi sicurezza e calore umano».