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Cardiologia Cirič, un intervento raro e di alta complessitą per la prevenzione dellictus
Data di pubblicazione: 18/01/2023
Lo scorso lunedģ 16 gennaio, presso la Cardiologia Cirič, diretta dal dottor Gaetano Senatore, č stato effettuato un raro e complesso intervento di chiusura percutanea di forame ovale in un uomo di 73 anni con una storia di multipli ictus embolici recidivanti, valutato in prima istanza presso il Presidio ospedaliero di Ivrea dal dottor Walter Grosso Marra, Direttore della Cardiologia Ivrea, e dal dottor Claudio Geda, Direttore della Neurologia Ivrea-Chivasso.
La procedura č stata effettuata da un team della Cardiologia Cirič, in particolare dal dottor Luigi Biasco, cardiologo interventista, e dal dottor Michele Capriolo, cardiologo ecocardiografista, supportato dal dottor Marco Fadde, Direttore dell Anestesia e Rianimazione Cirič.
Il forame ovale č una piccola comunicazione che collega due parti del cuore. La sua apertura, normale durante la vita fetale, puņ fisiologicamente persistere anche in etą adulta in circa un quarto della popolazione generale. In alcuni soggetti, con predisposizione alla trombosi venosa profonda, puņ rappresentare un fattore di rischio per l'ictus con le conseguenze neurologiche gravi di questa patologia. Pertanto, in alcuni casi č necessario eseguire la chiusura di questa struttura per prevenire un nuovo ictus o impedire che se ne verifichino altri.
L'intervento classico č comunemente effettuato attraverso la vena femorale della gamba con limpianto di un dispositivo a ombrello delle dimensioni di una moneta da 2 euro che blocca la comunicazione tra le due parti del cuore.
La complessitą della procedura č stata dovuta alla necessitą di effettuare l'intervento attraverso la vena giugulare (una delle vene del collo che drenano il sangue refluo dal cervello) e non, come di consueto, attraverso la vena femorale della gamba, a causa di unostruzione del circolo venoso che non consentiva il passaggio dei cateteri.
A differenza delle procedure standard, l'approccio giugulare ha richiesto letteralmente di eseguire delle acrobazie con i cateteri necessari all'impianto del dispositivo, utilizzando tecniche complesse e materiali normalmente disegnati per procedure da altri accessi. Queste acrobazie sono state necessarie per consentire di ottenere un corretto e proficuo impianto del dispositivo nonostante si operasse esattamente al contrario del consueto, con la necessitą di far compiere traiettorie inusuali ai sistemi per limpianto del dispositivo stesso, con angoli anche di 180 gradi all'interno delle camere cardiache.
La procedura era stata descritta solo in un caso riportato in letteratura e non era stata mai praticata in Italia; č durata all'incirca 60 minuti, ha portato alla completa risoluzione del problema e ha permesso la sospensione della profilassi anticoagulante.
La Direzione Generale dellASL TO4 sottolinea che il livello di complessitą clinica, tecnica e decisionale che ha comportato la proficua gestione di questo paziente č dimostrazione del livello professionale raggiunto dai professionisti operanti nellAzienda e della loro capacitą di integrazione multidisciplinare e lavoro in team. Caratteristiche necessarie per la gestione di pazienti ad alta complessitą clinica.