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Estero e Covid-19: come comportarsi al rientro in Italia dall'estero
Data di pubblicazione: 09/12/2020
Aggiornamento al 18.3.2022
In questa pagina del sito internet del Ministero della Salute sono pubblicate tutte le informazioni nazionali per chi rientra in Italia dall'estero.
Indipendentemente dal Paese da cui si fa ingresso in Italia, il viaggiatore sarà tenuto a presentare contestualmente al vettore e a chiunque è deputato ad effettuare i controlli: 1) il Passenger Locator Form (PLF) 2) la Certificazione verde COVID-19 o altra certificazione equipollente che deve riportare una delle seguenti condizioni: • completamento del ciclo vaccinale primario o effettuazione della dose booster secondo i piani vaccinali dei Paesi di rilascio con vaccini autorizzati dall’European Medical Agency (validità ciclo primario 9 mesi e dose booster senza limite predefinito) • avvenuta guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2 (con validità 180 giorni dal tampone positivo) • avvenuta guarigione dopo la somministrazione della prima dose di vaccino o al termine del ciclo vaccinale primario o a seguito della somministrazione della relativa dose di richiamo • effettuazione di test antigenico rapido o molecolare, per mezzo di tampone, rispettivamente entro le 48 o 72 ore prima dell’ingresso in Italia.
Fermo restando l’obbligo di compilazione del PLF, in caso di mancata presentazione di una delle certificazioni di cui sopra , il viaggiatore dovrà effettuare un periodo di quarantena nell’indirizzo indicato nel PLF pari a 5 giorni e dovrà sottoporsi ad un test antigenico o molecolare per mezzo di tampone nasale/orofaringeo/rinofaringeo alla fine del suddetto periodo di quarantena. Inoltre, il viaggiatore sarà tenuto a comunicare il proprio ingresso all’Azienda Sanitaria Locale di competenza (per ASL TO4: rientroinitalia@aslto4.piemonte.it ) per la presa in carico da parte della stessa.