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Data di pubblicazione: 16/01/2017
Nella tabella contenuta nel comunicato allegato sono riportati alcuni dati medi riguardanti i Pronto Soccorso aziendali in questo periodo, dal 1° gennaio al 15 gennaio, confrontati con i dati medi del 2016.
I dati evidenziano che in questo periodo, dall’inizio dell’anno, il numero medio di accessi giornalieri ai Pronto Soccorso dell’ASL TO4 è assimilabile alla media giornaliera del 2016, con un lieve aumento per il Pronto Soccorso di Cuorgnè (+ 4,4% rispetto al 2016).
Il numero di ricoveri giornalieri di questo periodo è, in media, lievemente superiore a quello medio del 2016 per i Pronto Soccorso di Chivasso e di Ciriè, mentre è decisamente superiore per i Pronto Soccorso di Ivrea (+ 30,4%) e di Cuorgnè (+ 27,8%).
Per quanto riguarda il tempo medio di attesa per i ricoveri durante la presa in carico in Pronto Soccorso, a partire dal momento del triage, si registra, in questo primo periodo dell’anno, rispetto alla media del 2016, un lieve aumento per i Pronto Soccorso di Chivasso e di Cuorgnè e un aumento più marcato per i Pronto Soccorso di Ciriè (+ 28,7%) e di Ivrea (+ 20,9%); in ogni caso, in tutti i Pronto Soccorso aziendali la media del tempo di attesa per i ricoveri di questo periodo è inferiore alle 20 ore (da un minimo di 13 ore e 44 minuti del Pronto Soccorso di Cuorgnè a un massimo di 18 ore e 5 minuti del Pronto Soccorso di Ciriè).
L’iperafflusso che si è comunque verificato in alcuni di questi giorni è stato dovuto soprattutto alle infezioni respiratorie, correlabili all’andamento climatico, e alle loro complicanze (insufficienza respiratoria, asma, polmonite, versamento pleurico, scompenso cardiaco), in particolare nelle persone molto anziane, già fragili per l’età e per le patologie preesistenti.
“Questi dati, e soprattutto il tempo medio di attesa per i ricoveri calcolato dal momento del triage a quello in cui la persona è ricoverata, – commenta il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone – testimoniano che, anche nei giorni in cui si verifica un aumento degli accessi rispetto alla media, il piano operativo aziendale contro l’iperafflusso sta dimostrando la sua efficacia”.
“Abbiamo, infatti, definito una procedura aziendale – aggiunge il dottor Ardissone – che ha lo scopo di strutturare il flusso di disponibilità di posti letto presenti sul territorio disponibili per ricoveri di post acuzie. In questo modo, si permette un celere trasferimento delle persone assistite dalle strutture ospedaliere aziendali alle strutture deputate al ricovero in post acuzie e, di conseguenza, si rendono disponibili posti letto per il ricovero per acuti. L’obiettivo finale è quello di evitare disagi agli utenti”.
Quotidianamente, infatti, entro le ore 9, le strutture territoriali deputate al ricovero dei pazienti in post acuzie, cioè le strutture con posti letto di lungodegenza e di CAVS (nucleo di Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria, struttura sanitaria intermedia tra ospedale e territorio a valenza territoriale) comunicano telefonicamente al Referente infermieristico aziendale, la dottoressa Eleonora Aloi, il numero di posti letto a disposizione per un eventuale ricovero. Se durante la giornata vi sono degli aggiornamenti in merito ai posti letto disponibili, le strutture territoriali comunicano immediatamente al Referente la nuova disponibilità. I Pronto Soccorso e le strutture operative aziendali che necessitano di posti letto per il ricovero in post acuzie contattano la propria Direzione medica ospedaliera di riferimento, che a sua volta contatta la Referente aziendale per avere informazioni e indicazioni sui posti letto disponibili per ricoveri in post acuzie. La Direzione ospedaliera, quindi, contatta telefonicamente la struttura territoriale individuata per fornire i dettagli clinici necessari affinché il ricovero possa avvenire in modo appropriato e celere.
Per garantire che non vi siano interruzioni nel sistema di gestione dell’iperafflusso nei Pronto Soccorso aziendali, le Direzioni Mediche Ospedaliere garantiscono la propria presenza nel Presidio di riferimento anche nei giorni di sabato e domenica, fornendo, quindi, regolarmente alla Direzione Generale report dettagliati sui posti letto disponibili.
Conclude il dottor Ardissone: “Il nostro ringraziamento va a tutti gli Operatori interessati perché stanno lavorando con il massimo impegno e dedizione. Grazie a loro abbiamo fronteggiato in modo efficace ed efficiente l’iperafflusso che si è verificato in alcuni di questi giorni e non dubito che riusciremo a farlo anche nelle prossime settimane. Peraltro, da un controllo effettuato sul sistema di gestione delle presenze, è emerso che sono sempre state rispettate le undici ore di riposo tra un turno e l’altro”.
Allegati
Testo del comunicato comprensivo della tabella con i dati
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