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L’ASL TO4 sostiene il Master in Telemedicina che si svolgerà presso il Polo Formativo Universitario Officine H di Ivrea
Data di pubblicazione: 19/04/2018
Mercoledì 11 aprile è stato inaugurato il nuovo Master in Telemedicina del Politecnico di Torino che si svolgerà presso il Polo Formativo Universitario Officine H di Ivrea a partire dal prossimo autunno. A breve saranno aperte le iscrizioni sul sito https://didattica.polito.it/master/telemedicina/2019/master_in_un_click.
Il Master è rivolto a più figure professionali che lavorano a stretto contatto nell’ambito sanitario: l’ingegnere biomedico, che possiede le competenze sulla tecnologia e sugli ambiti di utilizzo, e il professionista sanitario (medici, infermieri e altri profili sanitari), che conosce i bisogni di assistenza della popolazione e le caratteristiche degli utenti che possono usufruire del servizio.
“Abbiamo fortemente voluto questo Master – commenta il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone –, garantendo un sostegno economico al percorso formativo, con l’obiettivo di facilitare la partecipazione dei nostri dipendenti interessati ad acquisire competenze avanzate sui temi dell’assistenza, della diagnostica e più in generale della presa in carico delle persone con problemi di salute in un’ottica di integrazione con la tecnologia informatica e delle nuove e future opportunità che da questa ne potranno derivare”.
L’ampio partenariato che ha garantito un sostegno economico al Master, con aziende private nazionali, territoriali e della cooperazione sociale, ha fatto sì che la quota di iscrizione fosse pari a 1700 euro, ampiamente al di sotto delle quote richieste dalle poche analoghe proposte formative di altre Università italiane.
Inoltre, la stretta collaborazione con il Politecnico prevede che i Project Work inseriti nel piano studi vertano anche su tematiche proposte dall’ASL TO4, rivolgendo il lavoro degli studenti in formazione verso obiettivi aziendali finalizzati al miglioramento della rete assistenziale e a una implementazione della domiciliarità delle cure e dei rapporti tra ospedale e territorio.
“Il nostro territorio, molto ampio e disomogeneo dal punto di vista geomorfologico, e l’invecchiamento della popolazione, connesso all’aumento delle patologie cronico-degenerative, ci orientano sempre più verso cure «a domicilio»” prosegue il dottor Ardissone, e aggiunge: “Le cure domiciliari possono essere potenziate dall’utilizzo di tecnologie proprie della telemedicina, in termini di miglioramento della qualità del servizio fornito e di riduzione dell’ospedalizzazione”.
L’impegno della Direzione Strategica dell’ASL non si limita alla fase formativa ma garantirà ai propri dipendenti formati una successiva valorizzazione delle competenze acquisite attraverso l’avvio di progetti e percorsi di contestualizzazione che partiranno da un loro diretto coinvolgimento.