In relazione alla nota pubblicata dall’agenzia ANSA in data 7 aprile u.s. dal titolo : “Muore in Ospedale a Chivasso - abbandonata in corrodoio – blitz dei nas nel Torinese – barella tra malati che ricevono il pasto – “ la Direzione Generale dell’ASL TO4 desidera evidenziare l’inesattezza delle informazioni divulgate e precisare quanto segue: “l’ Ospedale di Chivasso è da sempre sottodimensionato disponendo di un terzo dei posti letto di cui necessiterebbe. Questo determina un sovraffollamento della struttura che si ripercuote in modo particolarmente grave sul Pronto Soccorso. Questa criticità troverà soluzione con le opportunità derivanti dall’ampliamento dell’Ospedale. Questo nuovo progetto, che negli anni è stato bloccato a causa di una serie di disguidi burocratici e per un rilevante sottofinanziamento è stato riavviato da questa Direzione, rifinanziato ed appaltato. In questi giorni la commissione aggiudicatrice sta valutando le oltre 20 offerte pervenute con l’obiettivo di dare inizio ai lavori entro fine anno. In particolare, rispetto al sopralluogo del Nucleo Antisofisticazioni dei Carabinieri ci è doveroso sottolineare che nessun paziente vivo o deceduto è mai risultato abbandonato. Il personale presente in Pronto Soccorso il giorno del sopralluogo era in numero adeguato (7 medici in turno) come attesta il verbale redatto dai Carabinieri. All’arrivo degli agenti la persona defunta era deceduta da poco ed erano in corso gli accertamenti di morte previsti per legge, non si trovava su una barella in corridoio ma giaceva in un letto nella stanza di degenza temporanea. Nel verbale è in effetti riportato lo spostamento della salma dal pronto soccorso all’obitorio mentre gli altri degenti ricevevano il pranzo. Se questo da un lato è un aspetto che puo’ apparire di scarsa sensibilità per il quale esprimiamo tutte le nostre scuse, dall’altro è la prova che nessuno aveva abbandonato a sé stessa la salma. Sempre nel verbale, che comunque conferma il rispetto dei requisiti minimi di legge previsti per una struttura di emergenza, sono state evidenziate una serie di criticità, strutturali dovute all’esiguità degli spazi disponibili e di affollamento del pronto soccorso con gli inevitabili disguidi sulle condizioni di comfort dei pazienti. Alla luce di quanto dichiarato ribadiamo il nostro rammarico per quanto accaduto e per le difficoltà che purtroppo a volte i nostri utenti incontrano nel rivolgersi in questa struttura di emergenza ma, è altrettanto vero e inoppugnabile, l’impegno e la dedizione dimostrata ogni giorno da parte degli operatori che si trovano a svolgere la propria attività in strutture così critiche come appunto il pronto soccorso di un Ospedale.”