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Data di pubblicazione: 01/06/2010
Si tratta di una metodologia oggi spesso utilizzata per fare prevenzione e promozione della salute con i giovani perché si fonda sulla trasmissione, lo scambio e la condivisione di informazioni, valori, credenze ed esperienze tra individui della stessa età e/o appartenenti a un determinato gruppo (sociale, etnico, ecc.) al fine di favorire il cambiamento di atteggiamenti e di comportamenti in soggetti della medesima età o appartenenti al medesimo gruppo.
La peer education si dimostra una strategia educativa flessibile e vincente nel lavoro a scuola con i ragazzi in quanto permette di veicolare il messaggio informativo e formativo direttamente ai destinatari e di stabilire con loro un clima di fiducia ed ascolto.
Alcune scuole secondarie di secondo grado di Ivrea (l’ I.S.S. G. Cena, il liceo A. Gramsci e l’I.T.I.S. C. Olivetti) hanno aderito a un progetto di peer education proposto dall’ASL TO 4, avvalendosi dell’esperienza dei formatori della società Eclectica di Torino, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare gli studenti sulla contraccezione sicura e sulle malattie sessualmente trasmissibili.
Negli anni, a partire dal 2006, l’esperienza di peer education è cresciuta e si è consolidata fino ad essere utilizzata anche nella prevenzione degli incidenti stradali a partire dall’anno scolastico 2008/09.
Dal 2006 ad oggi sulla sessualità sono stati formati circa 60 peer educator .
Sulla prevenzione degli incidenti stradali sono attivi circa 20 peer educator.
Questi studenti, mettendo in gioco le proprie competenze relazionali e le proprie emozioni, utilizzando un linguaggio condiviso, attivano un processo di trasmissione di conoscenze ed esperienze con il gruppo dei pari o coetanei, favorendo momenti di discussione autentica e libera sulle problematiche oggetto di intervento.
Il peer educator è quindi la figura chiave attraverso cui entrare in contatto con gli adolescenti e con il loro mondo valoriale e simbolico.
Alcuni di loro, terminata la scuola superiore, svolgono attualmente il ruolo di peer senior con funzione di accompagnamento e tutoraggio ai peer educator più giovani.
“Siamo un gruppo di ragazzi e ragazze tra i 16 e i 17 anni, che verso la fine del primo quadrimestre di un annetto fa ,in seguito ad una breve presentazione dei progetti “Sessualità ed educazione tra pari” e “I giovani e gli incidenti stradali: un percorso di educazione tra pari” spontaneamente, volontariamente ed inizialmente senza capirci troppo, ma spinti dalla curiosità, hanno scelto di partecipare a queste attività propostaci dai referenti alla salute dei nostri istituti. Ciò che era ridondante, che ci ripetevano in continuazione gli educatori-psicologi che ci hanno seguito per tutto il percorso, è che eravamo noi i protagonisti, noi gli attori di questo nuovo scenario…e poi per la prima volta ci veniva proposto un qualcosa dove si poteva parlare liberamente di argomenti che a noi interessano particolarmente, come la sessualità o l’utilizzo di sostanze psicoattive, lontano dagli adulti che ci circondano nel quotidiano (insegnanti, genitori…). Spinti soprattutto dalla curiosità abbiamo deciso di partecipare ai primi incontri o comunque di capire realmente di cosa si trattasse… Non c’è ne siamo più andati!!!!”
Sono nati così i due gruppi di peer educator che hanno realizzato attività di prevenzione a scuola nel corso di quest’anno scolastico sui temi della sessualità e degli incidenti stradali.
I peer educator, provenienti da scuole differenti, hanno affrontato un percorso di formazione lungo e articolato, sostenuti e accompagnati da due peer senior e dai formatori di Eclectica. I primi incontri sono stati dedicati alla conoscenza reciproca e finalizzati alla creazione di un clima di fiducia e di ascolto. Un obiettivo non facile da raggiungere, ma necessario per poter sentirsi parte di un gruppo, lavorare insieme e affrontare i delicati temi oggetto degli interventi. Successivamente, gli incontri sono stati rivolti a chiarire dubbi e perplessità in merito alle problematiche in esame attraverso discussioni con esperti dell’ASL e ricerche e approfondimenti sul tema.
“Questo percorso ci è stato più utile di ogni corso, o lezione prima proposta. Per la prima volta siamo noi a guidare la lezione, noi a scegliere il ritmo e i punti da approfondire, sulla base delle nostre reali esigenze. Le persone che ci hanno accompagnato con sensibilità hanno ponderato e guidato il nostro percorso, attribuendo il giusto peso agli argomenti trattati, evitando che noi talvolta scivolassimo in atteggiamenti banali e fuori luogo, facendoci riflettere sull’importanza dei temi trattati. Ci siamo accorti di quanto poco e male sapevamo. Non siamo esperti, ma siamo più informati”.
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