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Data di pubblicazione: 26/09/2011
Presso l’ospedale di Ivrea si è avviata da aprile 2011 una nuova organizzazione per aree di intensità assistenziale che coinvolge tutta l’area chirurgica.
Si tratta di un modello organizzativo innovativo che mira ad assicurare un’assistenza adeguata alla complessità della patologia trattata e ai bisogni della persona malata.
L’obiettivo è quindi, quello di assicurare al paziente chirurgico, oltre ad uno standard di assistenza, un livello ancora più alto e specialistico se sono presenti patologie più complesse o se la persona per le sue condizioni cliniche ha bisogno di un particolare livello assistenziale.
Questo modello di assistenza sta entrando in uso nei principali centri ospedalieri italiani e costituisce sicuramente una delle più importanti innovazioni organizzative di ricovero in ambito chirurgico.
Presso l’Ospedale di Ivrea i posti letto delle Unità Operative di Chirurgia Generale, Urologia, Otorinolaringoiatria e Oculistica sono stati suddivisi in due livelli e accorpati:
o 1° livello - a bassa intensità assistenziale (day hospital e degenza breve settimanale), ubicato al II piano S del padiglione B
o 2° livello a media e alta intensità assistenziale (ricoveri urgenti, patologie chirurgiche complesse), ubicato al II piano (Chirurgia) del blocco A.
La Coordinatrice Infermieristica dell’area chirurgica ad alta intensità di cura conferma che “il numero totale dei posti letto è rimasto immutato, ma con un utilizzo ottimale in quanto i letti, ancorché assegnati alle singole specialità, vengono utilizzati in modo elastico e nell’ambito dell’area chirurgica. Per esempio, se la chirurgia ha bisogno di letti per urgenze o emergenze utilizza eventuali letti non utilizzati dalle altre specialità e viceversa. Praticamente i posti letto non sono più visti come compartimenti stagni, ma come vasi comunicanti”.
“Per arrivare a questo livello organizzativo”, continua il dottor Lodovico Rosato, Responsabile della Chirurgia Generale “ci siamo preparati da tempo attuando una serie di procedure quali: l’utilizzo della Scheda Terapeutica Unificata, strumento necessario per ridurre al minimo ogni possibile errore nella somministrazione della terapia farmacologica, e adeguati Protocolli Diagnostico Terapeutico-Assistenziali per il tumore della mammella, per la patologia tiroidea, per il tumore del colon-retto, per la sicurezza in Sala Operatoria e per la preparazione del paziente all’intervento.
La collaborazione fra gli specialisti delle varie specialità dell’area chirurgica (ORL, oculistica e urologia) è stata eccellente e ha consentito di raggiungere ottimi risultati pur con i limiti strutturali e architettonici del nostro ospedale.
La riorganizzazione ha consentito di conservare i livelli di attività con un minor impegno di risorse economiche e di personale.
Il confronto dell’attività della Chirurgia Generale dell’Ospedale di Ivrea dei primi 8 mesi del 2010 e del 2011 evidenzia come i ricoveri hanno avuto un incremento del 5% e gli interventi chirurgici del 12%, “a testimoniare” afferma il dottor Rosato “la fiducia che i cittadini eporediesi e canavesani hanno continuato, in buona maggioranza, come sempre a dimostrare nei confronti del loro ospedale. Circa il 60% delle persone residenti nel nostro territorio e che hanno bisogno di effettuare un intervento chirurgico, d’urgenza o di elezione, si servono della nostra Struttura e questo è un dato davvero soddisfacente”
La riorganizzazione dell’area chirurgica, relativamente alla Struttura Complessa di Chirurgia Generale, ha coinvolto anche la Chirurgia dell’Ospedale di Cuorgné che, con quella di Ivrea, costituisce ormai da anni una struttura organizzativa unica.
Il dottor Rosato precisa inoltre che “gli Ospedali di Ivrea e Cuorgnè hanno ormai avviato da molti anni un processo di integrazione finalizzato a eliminare doppioni e, quindi, sperperi, ottimizzando le risorse disponibili.
In tale ottica è stato attivato già da aprile un sistema integrato di reperibilità chirurgica che prevede durante la notte e nei giorni festivi il trasferimento del paziente da operare in urgenza presso l’Ospedale di Ivrea. Presso la Chirurgia Generale di Cuorgné continua a svolgersi tutta la normale attività chirurgica. Solo per i casi che possono necessitare di una assistenza più complessa è previsto il trasferimento ad Ivrea, dove i pazienti vengono operati dagli stessi colleghi di Cuorgné che li hanno presi in cura ”.
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