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Data di pubblicazione: 16/04/2014
Ieri martedì 15 aprile, presso la Cardiologia di Ciriè-Ivrea, diretta dal dottor Gaetano Senatore, è stato eseguito l’impianto del primo e unico defibrillatore cardiaco compatibile con la Risonanza Magnetica in ogni parte del corpo, “Evera MRI SureScan”. Il nuovo defibrillatore è a disposizione di entrambe le Cardiologie dell’ASL TO4 (Ciriè-Ivrea e Chivasso).
“Abbiamo effettuato l’impianto di questo innovativo defibrillatore, compatibile con la risonanza magnetica, a una Signora di 54 anni con aritmie ventricolari e con un’altra patologia che necessita di controlli con risonanza magnetica – dichiara il dottor Senatore. L’intervento è molto semplice e si è concluso con successo. La novità risiede nel fatto che la Signora, benché portatrice di un dispositivo medico impiantabile, potrà sottoporsi all’esame di risonanza magnetica, fino a ora preclusa ai portatori di defibrillatore impiantabile”.
Un defibrillatore cardioverter impiantabile è un piccolo dispositivo “salva vita” indicato per le persone a rischio di morte improvvisa. E’ un piccolo dispositivo che è impiantato sottopelle, appena sotto la clavicola, con una operazione chirurgica di breve durata. Attraverso i due elettrocateteri (sottili fili isolati) riceve informazioni dal cuore e, quando necessario, conduce gli impulsi elettrici al muscolo cardiaco. Il defibrillatore, una vera “emergency room” nel torace, è l’unico dispositivo in grado di riconoscere una tachiaritmia ventricolare maligna, l’arresto cardiaco, e di erogare automaticamente una scarica per far ripartire il cuore. In questi casi la tempestività dell’intervento è decisiva per la sopravvivenza.
“E’ stato valutato – aggiunge il dottor Senatore – che circa il 63% delle persone con defibrillatore cardiaco dovrà sottoporsi, entro 10 anni dall’impianto, a un’indagine di risonanza magnetica, esame clinico diventato ormai fondamentale per la corretta diagnosi di molte patologie. Rispetto ai precedenti defibrillatori, la nuova tecnologia consente al paziente di accedere alle indagini di risonanza magnetica e, pertanto, di scoprire eventuali condizioni patologiche potenzialmente letali”.
Il dispositivo, che non è sperimentale perché ha da poco ottenuto l’autorizzazione CE, è stato impiantato ieri in contemporanea in 70 centri d’eccellenza nazionali e da maggio sarà disponibile in tutta Italia. Il nuovo prodotto, che mantiene la stessa durata di batteria – fino a 11 anni – dei dispositivi precedenti, è associato ai cateteri sicuri per l'uso in ambiente con risonanza, con 10 anni di performance garantita con controllo attivo. Il defibrillatore, inoltre, include un algoritmo esclusivo di riduzione degli shock, che permette al dispositivo di distinguere le alterazioni del ritmo cardiaco pericolose da quelle innocue. Infatti, benché la maggioranza delle scosse erogate dal defibrillatore siano necessarie per trattare le aritmie potenzialmente fatali, secondo gli studi una percentuale pari al 20% delle persone impiantate può subire scosse inappropriate in risposta a un’aritmia benigna o rumore elettrico rilevato dal dispositivo. Tale tecnologia aiuta a eliminare l’intervento non necessario del defibrillatore, riducendo il tasso degli shock inappropriati del 98% l’anno.
Infine, il sistema comprende anche il nuovo monitor esterno di telemedicina “MyCareLink” che, posizionato a casa dell’utente, trasmette i dati diagnostici direttamente all’ospedale, utilizzando la tecnologia cellulare per la telefonia mobile globale. Tale dispositivo, che funzione in Italia, ma anche all’estero grazie al roaming con altri operatori, permette in maniera completamente automatica di valutare la funzionalità dell’apparecchio e di avvisare in tempo reale l’ospedale in caso di malfunzionamenti. “Tutta l’attività cardiaca del paziente sarà quindi registrata per i prossimi anni senza che questi se ne accorga – conclude il dottor Senatore – proprio come una perfetta “microspia” che, attraverso il monitor esterno di telemedicina, farà pervenire i dati diagnostici da casa in ospedale”.
“I dispositivi cardiaci impiantabili – dichiara il Direttore Generale dell’ASL TO4 dottor Flavio Boraso – rappresentano un’enorme risorsa per il trattamento delle persone con cardiopatie e hanno dimostrato una significativa riduzione della mortalità per patologie fino a qualche anno or sono pericolose. Il loro costo, seppur non trascurabile, è ripagato ampiamente dal miglioramento dello stato di salute e dall’allungamento della vita di queste persone. La possibilità di avere apparecchi sofisticati come questo, che permette l’esecuzione di risonanza magnetica e che può essere controllato da casa, permette inoltre al paziente di condurre al meglio la propria vita, con meno limitazioni e con più sicurezza”.
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