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Data di pubblicazione: 10/06/2014
Una nuova rete aziendale dedicata alla cura delle donne con patologie del basso tratto genitale. E’ quanto approvato da una delibera della Direzione Generale dello scorso 4 giugno. Intendendo per patologie del basso tratto genitale femminile le patologie tumorali, infettive e degenerative che riguardano il collo dell’utero, la vagina e i genitali esterni, unitamente al coinvolgimento dei distretti urinario e ano-rettale.
Praticamente tutte le donne, almeno una volta nella vita, sono interessate dalla necessità di un approccio clinico al basso tratto genitale. Nell’età fertile, dalle lesioni del collo dell’utero alle alterazioni causa di dolore durante i rapporti sessuali, dal prurito genitale alle lesioni tumorali; nella menopausa, dalla terapia di situazioni benigne (prolasso vaginale, incontinenza, atrofia) al trattamento dei tumori. Né si possono tralasciare le alterazioni psicologiche e sessuologiche che una patologia di questo distretto determina in ambito relazionale e di coppia.
Gli specialisti coinvolti sono molteplici: ginecologo, urologo, chirurgo generale, chirurgo plastico, dermatologo, psicologo. E la complessità di tale approccio terapeutico non può essere sottovalutata. Solo attraverso una gestione integrata e condivisa tra i vari specialisti è possibile affrontare in modo ragionato e consapevole tutte le patologie del basso tratto genitale, incrementando la qualità dell’assistenza fornita, a fronte di una crescita scientifica progressiva e multidisciplinare.
“L’evolversi delle conoscenze riguardanti queste patologie – riferisce il Direttore Generale dell’ASL TO4 dottor Flavio Boraso – non può prescindere da una visione d’insieme”. “Ispirandoci a modelli già sperimentati a livello internazionale – continua il dottor Boraso – abbiamo istituito una rete aziendale per assicurare a tutte le donne affette da queste patologie, indipendentemente dalla sede di accesso ai servizi dell’ASL, una presa in carico multidisciplinare e individualizzata per ogni singolo caso, con tempestività e coordinamento nella gestione clinica”.
I diversi professionisti coinvolti nella rete, che naturalmente cambiano in base alla patologia e alle specifiche condizioni di salute della donna, non incontrano la persona interessata in successione, frammentando i percorsi diagnostico-terapeutici e allungando i tempi di attesa, ma si presentano come un vero e proprio team medico che basa la propria operatività sulla comunicazione e sulla condivisione interdisciplinare.
Tre saranno i punti di erogazione dell’attività di base clinico-diagnostica – uno per ogni ambito territoriale: area di Ivrea-Cuorgnè, area di Ciriè e Valli di Lanzo e area di Chivasso, Settimo Torinese e San Mauro – a cui le donne saranno inviate dopo valutazione del proprio curante. I Responsabili territoriali dell’attività, riuniti in un tavolo tecnico, effettueranno la valutazione collegiale dei casi e definiranno in modo condiviso all’interno della Rete la gestione terapeutica. Questa attività si integrerà necessariamente anche con lo screening dei tumori del collo dell’utero “Prevenzione Serena”. L’attività a maggior complessità di cure e il trattamento saranno gestite nelle strutture di Ostetricia e Ginecologia degli Ospedali aziendali per poi concentrarsi gradualmente nel Presidio di Chivasso al termine dei lavori del terzo lotto. L’attività di rete organizzata permette di garantire alla donna la continuità delle cure da parte dello stesso team di specialisti da cui è stata effettuata la diagnosi.
Il Coordinatore clinico e Referente aziendale della Rete è il dottor Fabrizio Bogliatto, dirigente medico della struttura di Ostetricia e Ginecologia di Chivasso, diretta dal dottor Luciano Leidi. Al dottor Bogliatto – prossimo Presidente dello European College for the Study of Vulval Diseases (ECSVD) e Consigliere della International Society for the Study of Vulvovaginal Diseases (ISSVD) – spetta il compito di costruire il percorso clinico-organizzativo con la definizione uniforme in ambito aziendale di procedure, protocolli e valutazioni cliniche finalizzate all’appropriatezza e alla qualità di diagnosi e cura.
“Abbiamo voluto affidare al dottor Bogliatto il coordinamento della Rete – conclude il dottor Boraso – a fronte dell’esperienza acquisita nel settore. Esperienza derivante anche da collaborazioni a livello internazionale, come dimostrato dal successo del meeting sulla ricostruzione chirurgica del distretto vulvo-vaginale e del perineo organizzato dalla nostra Azienda. Meeting che si è svolto lo scorso 7 giugno e a cui hanno aderito relatori di levatura internazionale e nazionale provenienti dai più accreditati centri di chirurgia ginecologica”.
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