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Data di pubblicazione: 16/10/2014
Una nuova rete aziendale per il trattamento delle lesioni cutanee croniche, le lesioni comunemente definite come “ulcere della pelle”. E’ quanto istituito da una delibera della Direzione Generale dell’ASL TO4 dello scorso 7 ottobre.
“La nostra volontà di definire un modello organizzativo aziendale per il trattamento delle lesioni cutanee croniche – spiega il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Flavio Boraso – trova il fondamento nel fatto che si tratta di un fenomeno importante per diverse motivazioni. Sia per il numero di utenti coinvolti, sia perché si tratta di lesioni che, soprattutto in fase avanzata, sono debilitanti, spesso dolorose e riducono la qualità di vita delle persone interessate, sia per i tempi e le risorse necessarie per il trattamento del problema”.
Le lesioni cutanee croniche più note sono quelle da decubito, le più frequenti quelle venose, le più preoccupanti quelle del piede diabetico, che portano all’amputazione nel 15% dei soggetti colpiti, le più dolorose quelle vascolari arteriose, che sono in grado di portare, se non curate in modo appropriato, alla perdita degli arti. In complesso, in Italia, oltre 2 milioni di persone ne soffrono, in particolare gli anziani, ma anche 30 mila bambini.
“Si tratta di «malattie povere e dimenticate» – prosegue il dottor Boraso –, che costringono le persone interessate a veri e propri pellegrinaggi tra le varie strutture. Noi abbiamo voluto evitare tutto questo, creando una rete aziendale dedicata in cui si integrano professionisti diversi, infermieri e medici, e operatori con specializzazioni diverse. E che si ispira a un’idea dinamica dell’assistenza, collegata a gradi di complessità. Dove, cioè, superata una certa soglia di complessità, si trasferisce la sede dell’assistenza da unità periferiche a unità centrali di riferimento”.
“Il modello organizzativo della rete – aggiunge il dottor Boraso – è una strategia aziendale per favorire la gestione integrata e condivisa tra i diversi professionisti aziendali competenti nello specifico ambito e per assicurare una crescita scientifica progressiva e multidisciplinare. L’obiettivo è quello di uscire dalla logica di settore, per rendere i percorsi diagnostici e assistenziali ottimali, personalizzati e uniformi su tutta l’Azienda”.
Nell’ambito dell’ASL TO4 esistevano già gruppi di lavoro multiprofessionali e multidisciplinari per la prevenzione e la cura delle lesioni cutanee croniche, un gruppo per ognuna delle tre macroaree dell’Azienda. Le tre diverse équipe, negli anni, hanno intrapreso un percorso comune per uniformare i trattamenti e, proprio dall’analisi effettuata da questi professionisti, si è evidenziata la necessità di attivare, all’interno della rete aziendale, un’attività di primo livello e una di secondo livello.
La nuova rete aziendale, infatti, presuppone il collegamento organizzativo e operativo tra i diversi presidi ospedalieri dell’Azienda e le attività territoriali. E prevede un’attività di primo livello ospedale-territorio nelle tre aree di Chivasso, di Ciriè e di Ivrea e due centri di riferimento di secondo livello, di cui uno ospedaliero (Cuorgnè) e uno territoriale (Volpiano, presso la sede distrettuale di piazza Cavour).
Per rendere ottimali e uniformi i percorsi diagnostici e assistenziali, sono, quindi, stati identificati i professionisti componenti del Nucleo di Coordinamento scientifico e organizzativo della rete. All’interno del Nucleo di Coordinamento, poi, sono stati nominati il Coordinatore della rete aziendale (Eleonora Aloi, caposala della Lungodegenza di Cuorgnè) e il Referente medico aziendale (Eraldo Personnettaz, medico chirurgo dell’Ospedale di Cuorgnè).
Un punto di forza del progetto è sicuramente rappresentato dal ruolo strategico svolto dagli infermieri. Fanno parte della rete, infatti, infermieri esperti nel campo, con competenze avanzate acquisite tramite uno specifico iter formativo nel settore. Nell’ambito della rete questi professionisti operano in stretta sinergia con altri professionisti: medico internista, chirurgo, ortopedico, chirurgo vascolare, chirurgo plastico.
“Con la costituzione della rete – conclude il dottor Boraso – abbiamo anche dato una corretta qualificazione agli infermieri formati ed esperti nel trattamento delle lesioni cutanee croniche, che da anni si dedicano con passione e forte motivazione a questa attività. La loro presenza garantisce la presa in carico degli utenti con una risposta assistenziale personalizzata, efficace ed efficiente”.
Nell’ambito della rete, la presa in carico della persona assistita è globale e comprende diversi step: la diagnosi, il trattamento delle cause (se possibile), il trattamento locale della ferita, l’educazione all’autocura nei confronti dell’utente e dei suoi familiari................
..................Il testo completo del comunicato è pubblicato in allegato
Allegati
Testo completo del comunicato
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