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Data di pubblicazione: 04/03/2016
Quest’anno la Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo del Sale è rivolta a sensibilizzare i consumatori sulla diffusa presenza di sale nascosto e sull'eccessivo consumo di sale fin dall'infanzia, sollecitando a una scelta consapevole di alimenti meno ricchi in sale attraverso la lettura dell'etichetta nutrizionale.
Nell’ASL TO4 è partito, dalla fine del mese di marzo del 2015, il progetto della Regione Piemonte “Con meno sale la salute sale”. Progetto avviato grazie all’Intesa firmata il 13 marzo 2015 tra l’Assessorato Regionale alla Sanità e l’Associazione Regionale Panificatori del Piemonte, mirata alla produzione di pane a ridotto contenuto di sale.
L’Intesa prevede, da parte dei panificatori, l’impegno a ridurre gradualmente il contenuto di sale in tutto il pane prodotto (meno 5% all’anno per due anni) e a rendere disponibile, almeno un giorno la settimana, una linea di pane senza sale o con contenuto di sale dimezzato, eventualmente anche prodotto con cereali meno raffinati, integrale o semintegrale. Il pane, infatti, specialmente se a basso contenuto di sale e se prodotto con farine integrali o meno raffinate, è un alimento salutare, con un apporto calorico contenuto e con un buon potere saziante, parte irrinunciabile della dieta mediterranea. Con questa Intesa i panificatori si impegnano a rispettare un disciplinare di produzione e a divulgare corrette informazioni di salute rendendole visibili nei loro esercizi.
Il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN), le Nefrologie e Dialisi e la Dietetica e Nutrizione Clinica dell’ASL TO4, in contatto con le rispettive reti regionali, stanno promuovendo il progetto con diverse iniziative.
Sono stati svolti incontri di formazione per i panificatori e si è realizzata una sinergia con i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta. Questi ultimi, infatti, sono stati informati del progetto tramite i Distretti e si sono, poi, effettuati momenti di incontro e confronto per ampliare la comunicazione e la diffusione dell’iniziativa e aumentare le motivazioni della popolazione.
Il SIAN, inoltre, si impegna a sostenere l’iniziativa anche nell’ambito delle proprie attività di promozione di una sana alimentazione rivolte alla scuola, alla prima infanzia, alla popolazione generale, e a suggerire agli enti pubblici e alla stessa ASL criteri di qualità finalizzati alla riduzione del sale e alla sperimentazione di linee di pane a ridotto contenuto di sale nelle mense collettive (ristorazione scolastica, mense degli ospedali).
Si ritiene, infine, importante la diffusione e la promozione del progetto da parte di tutte le persone che, a livello professionale e/o personale, credano in questa opportunità per “rendere facili le scelte salutari”: il successo dell’iniziativa dipende molto, infatti, anche dall’interesse dei cittadini a richiedere e a provare queste nuove linee di pane.
Per informazioni sul progetto e adesioni da parte dei panificatori è possibile rivolgersi al SIAN dell’ASL TO4 (sede di Settimo Torinese telefono 011-8212363; sede di Ivrea telefono 0125-414712) o all’Associazione Panificatori di Torino (telefono 011-8170540 oppure 011-8170473). L’elenco dei panificatori aderenti, previo loro consenso, sarà inoltre reso pubblico attraverso i siti istituzionali.
Il crescente uso del sale nella produzione alimentare ha portato a un progressivo aumento dei consumi e allo sviluppo dell’attuale preferenza per i cibi salati, tanto che il consumo medio di sale giornaliero nella popolazione italiana si attesta intorno agli 11 grammi negli uomini e a 8 nelle donne, valori ben superiori ai 5 grammi al giorno raccomandati dall’OMS. Tuttavia, di questi 8/11 grammi solo una parte è naturalmente presente negli alimenti o è aggiunta dalle persone a tavola o nella preparazione degli alimenti, mentre la maggior parte è presente negli alimenti industriali o artigianali già pronti.
E’ provato che il consumo abituale di sale è associato all’ipertensione arteriosa; secondo l’OMS, il 62% dei casi di ictus cerebrale e il 49% dei casi di cardiopatia ischemica sono attribuibili all’ipertensione arteriosa. Le malattie cardiovascolari, di cui l’ipertensione è tra i principali fattori di rischio, rappresentano la prima causa di morte per le persone sopra i 60 anni e la seconda per quelle tra i 15 e i 59 anni.
Il consumo di sale è associato anche ad altre patologie cronico degenerative, come i tumori dello stomaco e le malattie renali, e sembra favorire la calcolosi renale e lo sviluppo di osteoporosi. L’abuso di sale sembra, inoltre, incrementare il rischio associato all’obesità.
In Piemonte, l’ipertensione è riferita da circa un soggetto su cinque, aumenta con l’età ed è particolarmente diffusa tra i soggetti in eccesso di peso (34%) e con diabete (56%) (dati PASSI - Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia ).................
...............Il testo completo del comunicato è pubblicato in allegato
Allegati
Testo completo del comunicato
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