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Data di pubblicazione: 13/03/2017
Le iniziative organizzate dall’Associazione “In Punta di Cuore” con la collaborazione del Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare dell’ASL TO4, della Regione Piemonte, della Commissione Regionale Pari Opportunità Donna Uomo e della Città di Torino
Sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) e offrire speranza a chi sta lottando contro questo problema. E’ l’obiettivo della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, che si terrà il 15 marzo. La Giornata, promossa per la prima volta nel 2012 dall’Associazione di Genova “Mi Nutro di Vita”, parte da un padre, Stefano Tavilla, presidente della stessa Associazione, che ha perso la figlia a soli 17 anni per bulimia.
In occasione di questa giornata, l’Associazione “In Punta di Cuore” – Associazione senza scopo di lucro, di utenti, familiari e amici che hanno trovato accoglienza e cura presso il Centro DCA dell’ASL TO4, che ha sede presso l’Ospedale di Lanzo, e di sostenitori del progetto – ha organizzato una serie di iniziative, con la collaborazione dello stesso Centro, della Regione Piemonte, della Commissione Regionale Pari Opportunità Donna Uomo e della Città di Torino. L’attenzione dimostrata all’Associazione testimonia la particolare sensibilità di queste istituzioni pubbliche nei confronti del problema.
Il programma della giornata
Tutte le iniziative si svolgeranno nella giornata di mercoledì 15 marzo.
Il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare dell’ASL TO4, presso l’Ospedale di Lanzo, aprirà le sue porte in via straordinaria dalle 8 alle 20. Gli operatori saranno disponibili a incontrare e ad accogliere chi frequenta il Centro, i loro amici e i loro strumenti musicali, ma anche chi è interessato a questa realtà. Per tutta la giornata le attività del Centro saranno accompagnate da letture, da poesie e da musiche.
Sempre all’Ospedale di Lanzo, al mattino, l’Associazione “In Punta di Cuore” proporrà un banco informativo.
Diversi eventi si svolgeranno a Torino, sotto la Mole Antonelliana, in via Montebello: dalle 15 alle 19 un banco informativo dell’Associazione “In Punta di Cuore”; alle 16 un flash mob a cura delle Scuole Superiori di Torino e Provincia; alle 17 un lancio di palloncini; dalle 19 la proiezione del Fiocco Lilla sulla Mole.
I Disturbi del Comportamento Alimentare e i dati che raccontano l’entità del fenomeno
I Disturbi del Comportamento Alimentare, che apparentemente tutti sembrano conoscere poiché la parola alimentazione trae in inganno, sono, purtroppo, malattie complesse e insidiose della sfera psichica, caratterizzate dall’ossessione dell’immagine corporea, del peso e del cibo. Necessitano di cure complesse, che richiedono grande capacità di integrazione in équipe. Sono la prima causa di morte delle malattie psichiatriche e, se non riconosciute in tempo e non curate in modo appropriato, portano alla cronicizzazione con costi altissimi per l’individuo, che spesso è giovane, per la sua famiglia e per la società .
E ora qualche dato per aiutare a comprendere l’entità del fenomeno. Da “Le Buone Pratiche di cura nei Disturbi del Comportamento Alimentare”, pubblicazione promossa dal Ministero della Salute e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Gioventù, uscita nel febbraio 2014, si possono ricavare i dati che seguono.
In Italia, i disturbi del comportamento alimentare coinvolgono circa tre milioni di giovani, di cui il 95,9% donne e il 4,1% uomini.
La letteratura internazionale indica che, rispetto alla popolazione generale, i casi di anoressia nervosa sono compresi tra 1,4 e 2,8% (con valori inferiori riferiti per la popolazione maschile: 0,24%), percentuale che arriva al 4% se si aggiungono anche i disturbi sottosoglia. I casi di bulimia nervosa sono circa il 5% e tutti gli altri disturbi del comportamento alimentare il 6%.
Il numero di nuovi casi in un anno sono 102 per 100.000 abitanti per l’anoressia nervosa e 438 per 100.000 abitanti per la bulimia nervosa. I disturbi bulimici sono in rilevante aumento negli ultimi decenni.
Il numero di decessi in un anno, rispetto a coloro che soffrono di un determinato disturbo del comportamento alimentare, sono i seguenti: per l’anoressia nervosa tra 5,86 e 6,2%, per la bulimia nervosa tra 1,57 e 1,93% e per gli altri disturbi tra 1,81 e 1,92%.
Alcuni studi affermano che la percentuale di utenti che afferiscono ai centri clinici con domanda di cura per disturbi del comportamento alimentare è del 27,5% per anoressia nervosa, 21,5% per bulimia nervosa e 11,4% per gli altri disturbi. Questi dati sono preoccupanti se si considerano.................................
...............................Il testo completo del comunicato è allegato
Allegati
Testo completo del comunicato
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