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Data di pubblicazione: 04/05/2010
L’ASL TO4 capofila, in collaborazione con le ASSLL TO1,TO2,TO3 e TO5, presentano il “Progetto Multicentrico Regionale” una iniziativa di prevenzione contro gli incidenti stradali causati da abuso di sostanze alcoliche.
Queste hanno lavorato con il supporto di alcune istituzioni regionali sino ad creare sinergie e rapporti di scambio con l’Assessorato ai Trasporti, con il Coordinamento Regionale Educazione alla sicurezza stradale promosso dalla Ministero della Pubblica Istruzione e con il Profili e Piani per la Salute previsti dal Piano Socio Sanitario Regionale 2007-2010.
Secondo i dati del Ministero della Salute, l’alcol è la causa del 50% degli 8000 decessi per incidenti stradali.
Le evidenze scientifiche legate all’alcol e guida mostrano che il rischio degli incidenti aumenta notevolmente con la concentrazione dell’alcol nel sangue.
In Piemonte nel 2000 la proporzione dei giovani che ha “bevuto troppo” è del 14.3%.
I ricoveri ospedalieri per cause direttamente correlate all’alcol nel 2004 sono risultati piu’ frequenti tra i maschi residenti nei comuni di montagna e nei comuni piu’ poveri.
Sempre secondo questi dati il 14% degli intervistati dichiara di avere guidato in stato di ebrezza nel mese precedente all’intervista e il 12% di essere stato trasportato da chi guida in stato di ebrezza.
Il progetto multicentrico regionale è composto da quattro ambiti di intervento diversi ma collegati tra loro, si tratta di progetti modulari che intendono agire sui determinanti dei comportamenti a rischio relativi alla guida sotto l’effetto dell’alcol negli adolescenti.
“Questo lavoro - spiega la dottoressa Federica Carmazzi Responsabile per l’ASL TO4 capofila – è nato dalla constatazione che le persone non conoscono i limiti dell’alcolemia e la quantità di bevande che si possono assumere per non superare i limiti, per questo motivo abbiamo pensato che il luogo piu’ idoneo per informare le persone fosse l’ambulatorio di medicina legale al momento del rilascio della certificazione per la patente di guida.”
I quattro progetti hanno tenuto conto da un lato, delle diverse opportunità, risorse ed esperienze di ogni territorio e, dall’altro, dei dati delle diagnosi, delle prove di efficacia e delle buone pratiche disponibili.
Ogni progetto modulare è da considerarsi come un progetto in sperimentazione che nel perseguire i propri obiettivi rimane aperto alle opportunità locali di collegamento ed integrazione con altri progetti, piani o politiche locali.
Quando l’iniziativa sarà conclusa sarà possibile, attraverso la valutazione dei risultati ottenuti, sarà possibile ragionare su cio’ che ha funzionato al fine di promuovere azioni di continuità per modulare i comportamenti a rischio relative alla guida sotto l’effetto dell’alcol.
Il progetto realizzato nella Provincia di Torino e quindi dalle ASL TO4, capofila, TO1,TO2,TO3 e TO5, si intitola “Una Guida al limite” , responsabile è la dr.ssa Federica Carmazzi – Servizio di Alcologia B ASL TO4 – ha avuto inizio nell’ottobre 2007 ed è attualmente ancora in corso.
In questo caso i soggetti coinvolti sono stati i servizi di medicina legale delle ASL che hanno lavorato in rete e le autoscuole.
I destinatari finali i giovani dai 18 ai 30 anni, quelli intermedi, i medici certificatori all’idoneità psicofisica, gli operatori appartenenti alle medicine legali delle ASSLL coinvolte e gli addetti e responsabili delle autoscuole presenti sul territorio della Provincia di Torino.
L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare i giovani rispetto a comportamenti responsabili nell’assumere alcolici prima di mettersi alla guida.
Al riguardo sono state promosse azioni informative qualificate per motivare il cambiamento, sono state proposte strategie alternative protettive e sono stati predisposti ambienti favorevoli per la ricezione di questi messaggi.
L’intervento, di natura prevalentemente informativa, è stato presentato nell’ambulatorio per il rilascio/rinnovo dell’idoneità alla guida presso i Servizi di Medicina Legale delle Asl e presso le autoscuole.
L’analisi dei dati disponibili mette in evidenza come, in occasione di consulenze specialistiche alcologiche, i patentati dichiarino di non essere a conoscenza degli effetti relativi all’uso di alcol sulla guida e neppure di conoscerne i meccanismi per un’assunzione consapevole.
Da qui la constatazione che i giovani, soprattutto in
Italia, non conoscono il limite alcolemico consentito alla guida.
E’ possibile promuovere un cambiamento delle abitudini e nello stile di vita dei giovani solo agendo sull’informazione e la sensibilizzazione rispetto all’argomento ma soprattutto rispetto ai rischi che derivano dall’utilizzo inconsapevole di sostanze alcoliche.
Ufficio Stampa ASL TO4
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