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Asl Informa
Rappresentazione del gruppo teatrale della sede di Caluso del Centro di Salute Mentale Ciriè-Ivrea-Cuorgnè
Data di pubblicazione: 07/12/2009
Venerdì 11 dicembre alle ore 21 a Caluso (presso l'oratorio Sant'Andrea) si svolgerà una rappresentazione del gruppo teatrale "Gli inaffidabili" della sede di Caluso del Centro di Salute Mentale Ciriè-Ivrea-Cuorgnè (si allega la locandina)
Il Gruppo di espressione teatrale, che rientra tra le attività riabilitative offerte dal Centro di Salute Mentale Ciriè-Ivrea-Cuorgnè (sede di Caluso), è iniziato circa dieci anni fa e nel corso del tempo ha coinvolto sempre più persone: dalle semplici scenette da avanspettacolo e dalle barzellette recitate, si è passati a vere e proprie rappresentazioni teatrali, con tanto di casting e prove.
La passione teatrale ha prodotto un gruppo in cui tutti sono sia attori che registi; coltivando l’aspetto ludico, terapeutico e risocializzante, si sono configurati nuovi personaggi e spettacoli sempre più articolati, utilizzando il procedimento del brain storming per creare storie originali, inventate dagli utenti stessi, fino ad approdare a tecniche più complesse finalizzate alla realizzazione di opere filmiche di tutto rilievo.
Viste le caratteristiche intrinseche dei partecipanti, la compagnia si è denominata, autoironicamente, “Gli inaffidabili”. Da molti anni ormai il gruppo teatro del mercoledì pomeriggio è diventato un appuntamento fisso del Centro di Salute mentale di Caluso, destando spesso la curiosità e l’interesse di chi frequenta il poliambulatorio per l’inevitabile sottofondo di ilarità e piacevole confusione che pervade gli ambienti dove l’attività si svolge. E un appuntamento fisso sono diventate le rappresentazioni, gestite con grande dispendio di tempo ed energie; una fatica comunque ampiamente ripagata dalla grande soddisfazione di vedere restituita, a persone altrimenti destinate al silenzio e all’isolamento, la possibilità di parlare ed esprimersi, di manifestare la propria creatività di fronte a una platea che ogni anno accoglie un pubblico sempre più vasto, non più limitato alla “claque” dei parenti, ma ormai esteso anche ai cultori del buon teatro.