Per potere liberamente viaggiare coi nostri animali d’affezione attraverso gli Stati Membri dell’Unione Europea (o territori giuridicamente UE) è necessario che essi siano dotati di un passaporto rilasciato dall’ASL di competenza. Il proprietario di un cane, gatto o furetto deve contattare il Servizio veterinario dell’ASL per fissare un appuntamento ai fini dell’emissione del passaporto. Gli sarà richiesto che il suo animale sia: • identificato con microchip e regolarmente iscritto all’anagrafe canina regionale • stato sottoposto a vaccinazione antirabbica in corso di validità (se si tratta del primo trattamento immunizzante è necessario che siano trascorsi almeno 21 giorni dall’inoculazione del vaccino). Questa procedura si applica anche per i movimenti di animali da compagnia da e verso alcuni Paesi terzi che, dal punto di vista storico e geografico, si considerano equiparabili all’UE, quali Andorra, Croazia e Svizzera. Nell’ambito UE fanno eccezione: Regno Unito, Irlanda, Malta e Svezia che applicano norme più restrittive. Considerata la complessità della normativa internazionale, che prevede anche accertamenti sierologici per la rabbia quando l’animale rientri in Italia da Paesi a rischio sanitario, si consiglia al viaggiatore di pianificare con anticipo i viaggi e di informarsi presso l’ambasciata per conoscere le condizioni richieste dal Paese che si intende visitare.