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Data di pubblicazione: 23/10/2012
L’intervento complessivo sul nosocomio chivassese – che costa all’ASL più di 22 milioni di euro – prevede la realizzazione di un nuovo edificio con cinque piani più un piano tecnico in copertura e un seminterrato per magazzini e centrale tecnologia, la ristrutturazione generale con ampliamento della palazzina anni ’70, la ristrutturazione parziale dell’ala est dell’edificio monumentale, la realizzazione di una nuova autorimessa a due livelli per circa 260 posti auto e la sistemazione delle aree esterne e della viabilità.
“La nuova ala dell’Ospedale di Chivasso che sarà costruita – spiega il Direttore Generale dottor Flavio Boraso – e la ristrutturazione della palazzina anni ’70 cambieranno il volto del Presidio e permetteranno di mettere a disposizione dei cittadini una struttura ospedaliera più completa e più umanizzata”. “Al termine dei lavori, previsto per il 2015 – aggiunge il dottor Boraso – l’Ospedale di Chivasso risulterà rivisitato globalmente e assicurerà standard elevati, sia dal punto di vista strutturale sia dal punto di vista logistico e tecnologico. Ma abbiamo di fronte due anni di possibili disagi perché i lavori non possono proseguire senza il trasferimento temporaneo di alcuni servizi ospedalieri”.
Infatti, per permettere la rapida prosecuzione dei lavori di realizzazione del nuovo blocco degenze dell’Ospedale di Chivasso, che sarà edificato in adiacenza alla palazzina anni ’70, si procederà al trasferimento temporaneo dei servizi presenti nella palazzina stessa: il Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA)/Pronto Soccorso, la Cardiologia e l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC), il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC), più altri due servizi di interesse degli operatori dell’ASL (il Servizio di Prevenzione e Protezione e il Medico Competente). Lasciando vuota la palazzina sarà possibile accelerare i lavori che consentiranno di collegare il nuovo e il vecchio blocco del nosocomio e, contemporaneamente, ristrutturare e ampliare la palazzina stessa.
Lo spostamento dei servizi ubicati nella palazzina richiederà necessariamente anche il trasferimento di altri servizi ospedalieri. Gli spostamenti, che saranno graduali, sono iniziati alla fine della scorsa settimana e saranno completati prima della fine dell’anno.
I trasferimenti temporanei complessivi, che non comporteranno una riduzione significativa dell’attività ospedaliera, riguarderanno principalmente i seguenti servizi: il DEA/Pronto Soccorso, che sarà spostato al piano rialzato dell’Ospedale nella sede della Day Surgery e della zona ambulatori; la Day Surgery, che sarà spostata al quinto piano presso l’Urologia; l’UTIC, che sarà spostata al primo piano presso la Rianimazione; la Cardiologia, che sarà spostata al quarto piano nella sede della Medicina post-acuzie; la Medicina post-acuzie, che sarà spostata presso l’Ospedale di Settimo Torinese, dove saranno creati posti letto ex novo; l’SPDC, che sarà spostato al piano rialzato nella sede della Terapia Antalgica; la Terapia Antalgica, che sarà spostata nella sede del Consultorio Familiare e dello Screening “Prevenzione Serena” (Pap-test); il Consultorio Familiare e lo Screening “Prevenzione Serena” (Pap-test), che saranno spostati presso la sede ASL di via Blatta, sempre a Chivasso.
L’ASL provvederà a gestire in modo accurato i percorsi interni, anche per fornire la massima informazione con cartelli indicatori affinché i cittadini possano orientarsi facilmente per raggiungere i servizi temporaneamente trasferiti.
Ci scusiamo fin d’ora con gli utenti per eventuali disagi che dovessero verificarsi, disagi che, in ogni caso, si è cercato di rendere minimi con la collaborazione di tutto il personale interessato. Gran parte del disagio sarà inevitabilmente a carico degli operatori, che dovranno modificare le modalità lavorative a seguito della riorganizzazione delle funzioni conseguente al trasferimento temporaneo dei servizi. “La professionalità, le capacità organizzative e l’impegno che, sono certo, i nostri operatori dimostreranno in questa fase transitoria – conclude il dottor Boraso – saranno ripagati dall’importante traguardo che raggiungeremo nel 2015”.
Allegati
Diapositive di presentazione dei lavori
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