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Asl Informa
Precisazioni in merito ai casi di meningite virale che si sono verificati nel Distretto di Cuorgnè
Data di pubblicazione: 26/10/2012
In queste ultime due settimane si sono verificati sette casi di meningite virale (infiammazione delle meningi) nel Distretto di Cuorgnè. Negli ultimi tre anni si sono verificati, in Regione Piemonte e nell’ASL TO4, i casi riportati nella tabella allegata.
Le meningiti virali sono una complicanza di vari tipi di infezione virale. Molti virus possono determinare come complicanza una meningite virale: per esempio, il virus del morbillo, della varicella e della parotite o altri virus che possono infettare l’apparato respiratorio o l’apparato digerente. I fattori che favoriscono l’insorgenza di una complicanza come la meningite virale sono la suscettibilità da parte dell’individuo e/o la particolare predilezione del virus a localizzarsi a livello delle meningi.
Le meningiti virali sono relativamente frequenti, ma sono raramente gravi. Esordiscono in modo brusco, soprattutto con febbre, mal di testa e rigidità dei muscoli del collo, e, in genere, guariscono senza lasciare sequele. Sono diffuse in tutto il mondo, sia in forma epidemica sia in forma di singoli casi isolati. Sono segnalati incrementi stagionali nella tarda estate e nel primo autunno, dovuti principalmente agli arbovirus e agli enterovirus, mentre epidemie nel tardo inverno possono essere legate principalmente al virus della parotite.
E’ possibile prevenire la meningite virale quando è disponibile un vaccino per la malattia che ha determinato come complicanza la meningite virale stessa (è il caso, per esempio, del morbillo, della varicella e della parotite). I casi che si sono verificati nel Distretto di Cuorgnè in queste ultime due settimane sono conseguenti a un’infezione da enterovirus, virus per i quali non esiste un vaccino. Gli enterovirus sono molto diffusi, possono non determinare alcun sintomo oppure possono anche determinare infezioni dell’apparato respiratorio. Si possono trasmettere per via gastrointestinale (per contatto con le feci di un soggetto infetto) o per via respiratoria (per contatto con le secrezioni respiratorie, cioè saliva, sputo, muco nasale, di un soggetto infetto).
Nei casi di infezione da enterovirus, in letteratura si riporta che, per ridurre la trasmissione del virus, possono essere efficaci le normali procedure di pulizia ambientale (soprattutto con detergenti-disinfettanti a base di cloro) e di igiene del corpo e il frequente lavaggio delle mani. Altre misure oltre a queste – come, per esempio, la chiusura delle scuole – sono assolutamente inutili e inefficaci e, di conseguenza, non indicate.