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Data di pubblicazione: 10/10/2013
Nel triennio 2010-2012 sono state 687 le donne vittime di violenza seguite nell’ASL TO4, che nella maggior parte dei casi hanno avuto il primo accesso in Pronto Soccorso.
Le donne, come tristemente noto, spesso corrono grandi pericoli proprio nel luogo in cui dovrebbero essere più al sicuro: nella loro famiglia. Per molte di loro, la casa è dominata da un regime di terrore e di violenza per mano di qualcuno che è loro molto vicino, qualcuno nel quale dovrebbero poter avere fiducia: il proprio marito o compagno.
Le vittime soffrono fisicamente e psicologicamente, non sono in grado di prendere le decisioni che le riguardano, non riescono a dar voce alle loro opinioni o proteggere loro stesse e i loro bambini per paura delle ulteriori ripercussioni. Di tutto questo se ne ha, purtroppo, riprova ogni giorno con notizie di continui femminicidi.
Le donne che subiscono violenza ricorrono ai Servizi Sanitari con una frequenza da 4 a 5 volte superiore rispetto alle donne non maltrattate e la maggior parte di loro accede in prima istanza al Pronto Soccorso. E’ importante quindi che sia posta un’attenzione particolare, all’interno delle strutture socio-sanitarie, alla problematica in tutti i suoi aspetti visto che le conseguenze sono, sia a breve sia a lungo termine, fisiche, psichiche e sociali.
Proprio in questa direzione sta operando l’ASL TO4 che, ormai da anni, si è fatta promotrice della realizzazione di tre équipe multidisciplinari contro la violenza alle donne, che agiscono rispettivamente su tutto il proprio territorio, in stretta connessione e collaborazione tra Servizi e attraverso un lavoro di Rete con i Servizi Sociali, la Sezione Fasce Deboli della Procura e le Associazioni di Volontariato interessate alla tematica.
L’impegno delle équipe è teso a fornire una risposta coordinata alla problematica della violenza contro le donne, essere da stimolo per la sensibilizzazione e la formazione degli operatori sul problema nei suoi diversi aspetti e rispetto alle conseguenze spesso nefaste sulle vittime.
E’ inoltre obiettivo fondamentale far sì che le tre équipe diventino realmente un punto di riferimento e coordinamento delle attività di assistenza e cura tra Servizi ospedalieri e territoriali, ognuna per il territorio di riferimento. A tale proposito sono state prodotte Linee di Indirizzo per gli operatori sanitari ospedalieri affinché l’assistenza alle vittime sia accompagnata da buone prassi.
Le équipe afferiscono alla Rete Regionale Contro la Violenza alle Donne e si coordinano perciò anche con le linee di indirizzo regionali.
E’ stato siglato un protocollo di Intesa con la Procura di Ivrea che permette una maggior chiarezza e vie più dirette di collaborazione tra gli operatori e la Magistratura. Con le Forze dell’Ordine si sono stabiliti contatti diretti su tutto il territorio e sono state condivise giornate di formazione sulla tematica.
La Direzione Aziendale, vista l’efficacia del lavoro fin qui svolto dalle équipe e con la volontà di omogeneizzare gli interventi su tutto il territorio, ritiene ora opportuno costituire un Coordinamento delle tre équipe affinché gli operatori offrano le stesse risposte assistenziali su tutto il territorio.
Questa opportunità per le vittime, unita agli interventi di Rete, contribuisce a una loro sempre maggiore protezione e attenzione alla loro “globalità in quanto persona”.
A testimonianza dell’impegno e dell’attenzione dell’Azienda alla problematica della violenza sulle donne e in prospettiva della “Giornata internazionale contro la violenza sulle Donne” che si svolgerà il prossimo 25 novembre, per i mesi di ottobre e di novembre sono state organizzate, anche in collaborazione con il Corso di Laurea in Infermieristica di Ivrea, diverse iniziative che si svolgeranno presso il Polo Formativo Officine H di Ivrea in via Montenavale 1.
Oggi giovedì 10 ottobre si è svolta la giornata formativa “Gli operatori in rete contro la violenza di genere”, che si è già tenuta a Chivasso lo scorso 10 giugno e che sarà replicata a Ciriè nei primi mesi del 2014. La giornata è nata dalla consapevolezza che, dopo il primo contatto, è importante offrire alla donna un sostegno non solo finalizzato all’emergenza della prima fase acuta, ma anche nel tempo successivo del procedimento penale. Per questo, l’iniziativa formativa è stata rivolta a figure professionali delle forze dell’ordine, socio-sanitarie ospedaliere e di territorio, di volontariato sociale, che possono trovarsi a contatto con tali situazioni, affinché sia possibile realizzare interventi di rete a favore delle donne vittime di violenza. Hanno aperto la giornata il Direttore Sanitario dell’ASL TO4 Giovanni La Valle, il Procuratore della Repubblica di Ivrea Giuseppe Ferrando, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Ivrea Claudio Sanzò, il Vice Questore del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ivrea Giorgio Pasqua.........
........Il testo completo è pubblicato in allegato
Allegati
Testo completo del comunicato
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