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Data di pubblicazione: 01/07/2014
Oggi, martedì 1° luglio, presso la sede legale dell’ASL TO4 è stata presentata “Legami che Uniscono”, iniziativa che rientra nella campagna “Sorrisi di Madri Africane” del CCM Comitato di Collaborazione Medica. Obiettivo è creare legami tra istituzioni sanitarie italiane e africane. L’incontro, rivolto ai Direttori, ai Responsabili e ai Coordinatori del Dipartimento Materno Infantile, è stato avviato dall’intervento del Direttore Sanitario dell’ASL TO4, Giovanni La Valle, a cui sono seguiti quello del Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda, Ettore Rossi, e gli interventi/testimonianze del medico e Presidente del CCM Marilena Bertini, del Responsabile della campagna “Sorrisi di Madri Africane” del CCM Laura Barral e della neuropsichiatra infantile e medico volontario CCM Maresa Perenchio.
Il CCM è un’organizzazione di cooperazione internazionale in ambito sanitario e con l'iniziativa “Legami che Uniscono” la campagna “Sorrisi di Madri Africane” entra negli ospedali, fra i medici, le ostetriche e gli infermieri e raggiunge anche le donne in gravidanza durante i corsi preparto e quelle che hanno appena dato alla luce i loro piccoli. Crea legami culturali, professionali e di sostegno concreto che uniscono alle mamme e ai bambini africani: un settore di intervento chiave per lo sviluppo globale, come indicato dall’ONU negli “Obiettivi di Sviluppo del Millennio“ (“Millenium Development Goals”). La campagna “Sorrisi di Madri Africane” è stata lanciata dal CCM nel 2011 come impegno concreto rispetto ai due “Millenium Development Goals” più difficili da raggiungere: l’abbattimento dei tassi di mortalità materna e infantile. Per questo, nei quattro anni della campagna, il CCM, nei Paesi dell’Africa subsahariana, assisterà durante la gravidanza e il parto 200.000 donne, vaccinerà e curerà 500.000 bambini, formerà 1.700 operatori sanitari locali in ginecologia e pediatria, riqualificherà ed equipaggerà 27 strutture sanitarie. In questo momento il CCM è a metà strada, i risultati sono buoni, ma c’è ancora molto da fare (maggiori informazioni su www.ccm-italia.org).
“Legami che Uniscono” si concretizzerà nell’ASL TO4 attraverso diverse iniziative, diversi “legami”. Un legame fatto di conoscenza: nei prossimi mesi autunnali un percorso formativo coinvolgerà medici, infermieri, ostetriche, assistenti sanitari del Dipartimento Materno Infantile, li porterà a scoprire realtà socio-sanitarie africane molto diverse da quelle occidentali e ad aumentare le conoscenze sui bisogni di salute delle donne in gravidanza e dei bambini immigrati. Un legame fatto di condivisione di esperienze professionali e umane: gli operatori del Dipartimento Materno Infantile sceglieranno di sostenere uno dei progetti realizzati dal CCM nei Paesi dell’Africa subsahariana attraverso il “gemellaggio” con gli operatori sanitari locali che si occupano della salute delle mamme e dei bambini. Gli operatori dell’ASL TO4 potranno svolgere, con il CCM, brevi periodi di volontariato nel Paese africano “gemellato” e, nell’ambito dei servizi aziendali, sensibilizzeranno le donne in gravidanza e le mamme in merito al progetto. Queste ultime potranno partecipare al concorso fotografico “Sorrisi di Madri s'incontrano”, che vuole mettere in evidenza l’universalità dell’essere mamma. Una giuria sceglierà gli scatti più significativi e le autrici di queste foto riceveranno un premio. Un legame fatto di passaparola: tra i colleghi innanzitutto, ma anche tra le mamme durante i corsi preparto, nei consultori e nei punti nascita. Le mamme troveranno, per esempio, informazioni sull’iniziativa e sullo specifico progetto sostenuto dall’ASL TO4 nell'Agenda della salute: dalla nascita all’adolescenza, consegnata alle neomamme al momento della dimissione ospedaliera.
I reparti e i consultori dell’ASL TO4 “racconteranno” questo legame con poster e immagini.
“Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto del CCM – ha commentato il Direttore Generale dell’ASL TO4 dottor Flavio Boraso – perché riteniamo importante che l’Azienda si apra alla conoscenza di realtà sanitarie diverse e meno fortunate della nostra. Ne deriverà sicuramente un arricchimento umano, culturale e professionale dei nostri operatori. Tanto più che la nostra è ormai una società multietnica e che, nella nuova realtà globalizzata, è soprattutto il settore materno-infantile che vede un massiccio bisogno di salute. Sempre più spesso, infatti, ai servizi sanitari delle nostre ASL si rivolgono donne in gravidanza, mamme e bambini immigrati. Ne consegue che aumentare le conoscenze e le competenze in questo ambito sia fondamentale”. Nel 2013 nell’ASL TO4 il 25% delle donne seguite dai Consultori erano immigrate....................
.................Il testo completo del comunicato è allegato
Allegati
Testo completo del comunicato
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