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Data di pubblicazione: 03/12/2015
Informare e coinvolgere i sindaci, le associazioni di volontariato, i cittadini, i medici e i farmacisti dell’ASL TO4 in merito all’appropriatezza prescrittiva e nelle scelte più appropriate per ridurre lo spreco di risorse, migliorando la qualità e la sicurezza dei servizi sanitari offerti dall’Azienda. E’ questo l’obiettivo del Convegno “L’appropriatezza prescrittiva: la scelta della saggezza”, che si svolgerà venerdì 11 dicembre a Ivrea, dalle 9,30 alle 17, presso il Polo Formativo Officine H di via Monte Navale.
L’evento sarà introdotto dai saluti del Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone, e del Sindaco della Città di Ivrea, dottor Carlo Della Pepa; è stato invitato l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, dottor Antonio Saitta.
“Il tema dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie è centrale per la Regione – riferisce l’Assessore Saitta. Ci abbiamo lavorato fin dai primi giorni del nostro insediamento, con la collaborazione di esperti. Lo abbiamo fatto con convinzione e non solo perché siamo - da anni e speriamo ancora per poco - una Regione in piano di rientro. Riteniamo che migliorare il livello di appropriatezza sia un passaggio obbligato, se vogliamo che il servizio sanitario nazionale regga e mantenga le caratteristiche di universalità che lo rendono da sempre uno dei migliori”.
Ai saluti introduttivi seguiranno gli interventi del Responsabile dell’Assistenza farmaceutica, integrativa e protesica della Regione Piemonte, del Direttore Generale e del Direttore Sanitario dell’ASL TO4. L’appropriatezza prescrittiva sarà poi analizzata dal punto di vista di medici specialisti dell’Azienda e dal punto di vista di medici e pediatri di famiglia.
Nel pomeriggio, dopo una relazione dedicata all’appropriatezza nella prevenzione, si svolgerà una tavola rotonda, moderata dal Direttore Generale e dal Direttore Sanitario dell’Azienda, con rappresentanti di associazioni di volontariato e di tutela dei diritti, di sindaci, di medici di famiglia e di professionisti dell’ASL TO4.
Spiega il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone: “L’obiettivo, in questo momento non semplice per quanto riguarda la disponibilità delle risorse, è la ricerca di percorsi virtuosi per erogare le prestazioni e i farmaci a chi ne ha realmente bisogno. Come richiesto dalla Regione Piemonte, che ha definito uno specifico programma riguardante l’appropriatezza prescrittiva. Non si tratta, quindi, di fare meno visite ed esami o di assicurare meno farmaci, ma di fare le visite e gli esami giusti e di assicurare i farmaci giusti alla persona giusta”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che una percentuale della spesa sanitaria compresa tra il 20% e il 40% rappresenti uno spreco causato da un utilizzo inefficiente delle risorse.
Negli USA si valuta che almeno il 30% della spesa sanitaria sia dovuto a prestazioni che non apportano alcun beneficio alle persone e che, di conseguenza, rappresentano uno spreco; questo appare molto verosimile anche in Italia.
“L’Italia è ai primi posti dei Paesi OCSE per numeri di Tac e risonanze magnetiche, superata solo dalla Grecia e da Cipro – sottolinea l’Assessore Saitta. Il 22% di esami e prestazioni sono relativamente inappropriati e un altro 22% assolutamente inappropriati. Un esame su tre non dovrebbe essere prescritto. In Piemonte si registrano 15,94 prestazioni sanitarie ambulatoriali per abitante, mentre lo standard nazionale è 12. Nell’area metropolitana di Torino assistiamo ad abusi impressionanti, in particolare la Risonanza magnetica lombare”.
“Questo eccesso di diagnostica non comporta solo costi vistosi per la sanità, ma rischi per i pazienti – conclude l’Assessore Saitta. Assistiamo al paradosso che da un lato c’è un eccesso di consumo e di assistenza sanitaria in ospedale, mentre i soggetti più fragili hanno difficoltà ad accedere ai servizi essenziali".
Da tempo è stato evidenziato che molti esami e molti trattamenti chirurgici e farmacologici largamente diffusi non comportano benefici per i pazienti e, anzi, rischiano di essere dannosi: il sovra utilizzo di esami diagnostici e trattamenti si dimostra un fenomeno sempre più diffuso e importante. Si tratta di esami e trattamenti non supportati da prove di efficacia, che continuano a essere prescritti ed effettuati per molteplici ragioni: per abitudine, per soddisfare pressanti richieste degli utenti, per timore di sequele medico legali o per applicare in modo acritico il concetto del “fare tutto il possibile”.
“Questi esami e trattamenti rappresentano un vero e proprio spreco di risorse – aggiunge il dottor Ardissone –. Eliminare o almeno ridurre quanto più possibile questo spreco ci permetterebbe di investire le risorse recuperate nella qualità dei servizi offerti al cittadino. A questo fine.............
............Il testo completo del comunicato è pubblicato in allegato
Allegati
Testo completo del comunicato
Locandina del Convegno
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