Giovedì 9 marzo: l’ASL TO4 aderisce alla Giornata Mondiale del Rene
L’ASL TO4, grazie all’impegno della struttura di Nefrologia e Dialisi diretta dal dottor Guido Martina, aderisce alla Giornata Mondiale del Rene che si svolgerà giovedì 9 marzo. Iniziativa promossa in Italia dalla Fondazione Italiana del Rene (FIR) e dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN) in accordo con le Kidney Foundations nazionali nate ormai in tutti i Paesi per contribuire alla lotta alle malattie renali.
Proprio nella giornata di giovedì 9 marzo è organizzato l’evento “Porte aperte in Nefrologia”, che si svolgerà all’Ospedale di Ciriè (dalle ore 9 alle 16, presso gli ambulatori della dialisi), con accesso libero (senza impegnativa medica e senza prenotazione) e gratuito. Sono previste visite (raccolta di anamnesi e rilevazione della pressione arteriosa) e, qualora necessario, sarà attivato un successivo programma di approfondimento clinico.
L’obiettivo principale della Giornata Mondiale del Rene è quello di aumentare l’attenzione dell’opinione pubblica nei confronti delle malattie renali, che sono subdole, diffuse e pericolose, ma in molti casi si possono prevenire. E, qualora insorte, è possibile rallentarne l’evoluzione quanto più la diagnosi è precoce.
Le malattie renali colpiscono i reni in modo silenzioso e spesso progressivo, potendo giungere sino a provocare l’insufficienza renale cronica “terminale”, di fronte alla quale non resta che far ricorso alla dialisi o al trapianto.
Circa il 10% della popolazione è affetta da un danno renale e spesso non lo sa e oltre 2 milioni di persone a livello mondiale sono sottoposte a dialisi o ricevono un trapianto di rene. In Italia la malattia renale cronica interessa circa il 7% della popolazione, mentre sono circa 50.000 i pazienti in dialisi e altrettanti quelli che hanno ricevuto un trapianto di rene e sono in follow-up clinico nefrologico. Inoltre, la malattia renale cronica è associata a un elevato rischio di morbilità e mortalità e si stima che entro il 2040 diventerà la quinta causa più frequente di morte nel mondo.
Le cause principali dell’enorme sviluppo e diffusione della malattia renale cronica e delle complicanze cardiovascolari correlate sono da un lato l’invecchiamento della popolazione, la pandemia di diabete mellito, di ipertensione arteriosa, di obesità e sovrappeso, che interessano la società, cui si aggiungono i soggetti con aterosclerosi, con malattie immunologiche (per esempio lupus, artrite reumatoide) o che fanno consumo elevato di farmaci antinfiammatori, specialmente senza controllo medico, i fumatori e dall’altro lato il ritardo nella diagnosi di malattia renale cronica, che troppo spesso viene effettuata solo in una fase avanzata di danno renale, quando le strategie di prevenzione non sono più attuabili e le terapie meno efficaci.