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Good News – Le Buone Notizie dalla Sanità Piemontese (Ogni giovedì il racconto da un’Azienda Sanitaria Regionale)

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Data:

13 marzo 2025

IFeC Maria Luisa Bassignana durante l'attività lavorativa - 1
IFeC Maria Luisa Bassignana durante l'attività lavorativa - 1

Good News – Le Buone Notizie dalla Sanità Piemontese (Ogni giovedì il racconto da un’Azienda Sanitaria Regionale)

Un nuovo modello di sanità e di integrazione territoriale, la “Strategia Aree Interne per le Valli di Lanzo”. La storia di Giovanni attraverso la narrazione dell’Infermiera di Famiglia e di Comunità che lo ha preso in cura

«Era il 21 maggio del 2024 quando presi in cura il signor Giovanni, un uomo autosufficiente di 78 anni con un quadro clinico complesso a causa di pluripatologie, senza i requisiti per usufruire di un’assistenza in Cure Domiciliari, ma che richiedeva un’attenzione costante e un approccio globale».

Inizia così la storia di Giovanni attraverso la narrazione di Maria Luisa Bassignana, l’Infermiera di Famiglia e di Comunità che lo ha preso in cura nell’ambito del progetto “Strategia Aree Interne per le Valli di Lanzo” dell’Asl TO4, che traduce operativamente i servizi sanitari di comunità, caratterizzati dall’integrazione dei diversi soggetti coinvolti e dalla diffusione capillare dei servizi sul territorio, portando a un risultato di reale avvicinamento dei servizi alla comunità residente.

L'IFeC Maria Luisa Bassignana durante l'attività lavorativa -1
L'IFeC Maria Luisa Bassignana durante l'attività lavorativa

 

«Avevo rilevato una lesione cutanea sospetta che necessitava di una valutazione specialistica, a cui però il signor Giovanni aveva rinunciato – prosegue il racconto di Maria Luisa Bassignana - Dopo aver definito un programma assistenziale individualizzato, gli spiegai l’importanza di effettuare la visita e, con il suo consenso, attivai immediatamente la rete formale di collaborazione con il Medico di Famiglia e con l’Ambulatorio di dermatologia dell’Ospedale di Lanzo. La visita specialistica fu effettuata e confermò la necessità di asportare la neoformazione. La notizia di dover sottoporsi a un secondo intervento, necessario per ampliare i margini di asportazione, fu un duro colpo per il signor Giovanni e lo scoraggiò profondamente. Stanco di visite e interventi, decise di rifiutare. Attraverso un’alleanza terapeutica mirata, spiegai al signor Giovanni l’importanza dell’intervento e le possibili conseguenze del rifiuto, ascoltai le sue paure e le sue preoccupazioni, cercando di infondergli fiducia e speranza. Infine, riuscii a innescare un cambiamento non imposto. Il signor Giovanni decise di partecipare a un colloquio con i chirurghi e da parte mia mi offrii di accompagnarlo per aiutarlo a comprendere meglio le informazioni che avrebbe ricevuto. La mia presenza fu determinante, perché il signor Giovanni si sentì supportato e compreso, riuscendo così a prendere una decisione consapevole. L’intervento fu eseguito e, a oggi sta seguendo scrupolosamente i controlli post operatori e come Infermiera di Famiglia e di Comunità ho mantenuto il monitoraggio del suo stato di salute».

 

Le Aree Interne

Costituiscono una tra le dimensioni territoriali chiave della politica regionale, in attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, che rappresenta la combinazione di azioni per lo sviluppo locale e di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza, finalizzata al rilancio di quelle aree del Paese significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali e in declino demografico, ma ricche di importanti risorse ambientali e culturali.

In quest’ottica, le Valli di Lanzo – che comprendono 19 Comuni montani per una superficie di 695 chilometri quadrati e con una popolazione di circa 23.000 abitanti, di cui il 29% over65 – sono state individuate dalla Regione quale una delle Aree interne del Piemonte. La Strategia delle Aree ha previsto interventi diversificati, in ambito di sanità, di istruzione, di mobilità e di sviluppo locale. Interventi finanziati con risorse integrate, a partire dagli stanziamenti derivanti dal contributo nazionale e da risorse regionali in larga parte provenienti dalla programmazione dei fondi strutturali e d’investimento europei (Fondi SIE), a cui si sono aggiunte risorse pubbliche degli Enti locali.

 

Il coinvolgimento del Distretto Sanitario

La Strategia sanità ha coinvolto direttamente il Distretto sanitario sia nella fase di progettazione sia nella fase di responsabilità organizzativo-gestionale, prevedendo quattro Presidi della Salute (Ceres, Lanzo, Pessinetto e Viù) che rappresentano le sedi operative sul territorio, la presenza degli Infermieri di famiglia e di comunità e delle Ostetriche di continuità (professionalità nuove che svolgono le loro attività creando "rete" al servizio di un’assistenza sanitaria diffusa, sul territorio e a domicilio), il Punto Pediatrico Aree Interne, il supporto all'operatività dei Medici e dei Pediatri di famiglia con l'ausilio di percorsi diagnostici e terapeutici condivisi e con strumenti tecnologici innovativi e gestiti in telemedicina e, infine, il potenziamento delle farmacie dei servizi.

«A quasi un anno dall’attivazione – afferma il Direttore del Distretto Ciriè-Lanzo, Maria Luigia Spaccapietra –, il progetto ha rilevato l’importanza di un sistema, non solo di integrazione sanitaria, ma anche di presa in carico e di supporto sociale, assistenziale e psicologico del paziente fragile, creando una rete anche con le altre risorse non sanitarie del territorio. Eper il futuro si prevedono sviluppi di percorso di presa in carico rispetto a persone affette da patologie croniche, come lo scompenso cardiaco e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), utilizzando strumenti digitali e di telemonitoraggio che integrano più agevolmente la collaborazione tra i Medici di famiglia e gli Specialisti ospedalieri».

 

L’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC)

Nell’ambito dei servizi sanitari di prossimità, la figura dell’IFeC svolge un ruolo strategico, assicurando la presa in carico globale della persona con bisogni di salute attraverso una presenza stabile sul territorio, mantenendo un contatto costante con i cittadini, con tutti i professionisti della salute presenti nella comunità e con i Servizi Socio-Assistenziali e costruendo reti interdisciplinari che si giovino dello scambio di competenze specifiche e di informazioni per garantire prestazioni efficaci e individualizzate in funzione dei bisogni di salute del soggetto destinatario. In alcuni Comuni delle Valli di Lanzo, la figura dell’IFeC è presente da circa due anni.

«La funzione dell’IFeC - spiega Clara Occhiena, la Responsabile della Direzione delle Professioni Sanitarie (DiPSa), che lavora in stretta sinergia con il Distretto sanitario per la realizzazione del progetto - si svolge con un approccio olistico e con particolare attenzione al concetto di prossimità, favorendo la continuità delle cure tra ospedale e territorio e viceversa, promuovendo la salute nella comunità, anche attraverso la realizzazione di interventi educativi rivolti alla popolazione, garantendo una presa in carico anticipata quando il bisogno non sia ancora stato espresso, attivando la rete formale e informale di supporto alla persona in stretta sinergia con il territorio, pianificando monitoraggi individuali dei soggetti fragili e in condizione di pre-fragilità, con particolare attenzione alle persone affette da patologie croniche».

IFeC Maria Luisa Bassignana durante l'attività lavorativa - 2
IFeC Maria Luisa Bassignana durante l'attività lavorativa

 

Alcuni dati

Nel 2024, l’Infermiera di Famiglia e di Comunità che opera nell’ambito della “Strategia Aree Interne per le Valli di Lanzo” ha effettuato 636 prestazioni totali, di cui 421 monitoraggi periodici in 12 Comuni, 190 prestazioni ambulatoriali e 1 counseling in ospedale.

«Le attività e i numeri del progetto – dichiara il Direttore Generale dell’ASL TO4, Luigi Vercellino – testimoniano il valore aggiunto della sinergia e dell’integrazione tra pubbliche amministrazioni e la collaborazione di queste con altri soggetti del territorio, come le farmacie di prossimità e le associazioni di volontariato locale. Valore aggiunto che rappresenta il prerequisito indispensabile per garantire servizi efficaci, efficienti, personalizzati e vicini ai luoghi di vita, nell’ottica di rendere reale il concetto di Casa di Comunità diffusa”».

 

L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte

«La storia del signor Giovanni – sottolinea l’assessore Federico Riboldi – dimostra appieno come una sanità territoriale fatta di professionalità ed empatia possa dare risposte efficaci e puntuali anche in quelle aree periferiche e disagiate in cui l’assistenza non è sempre agevole. Una sanità pubblica, gratuita e universale deve però perseguire questo obiettivo e l’esempio del progetto “Strategia Aree Interne per le Valli di Lanzo” dell’Asl TO4 dimostra quale sia la strada da percorrere».

Piano Aziendale Integrato di Sicurezza Alimentare (PAISA): rendicontazione attività anno 2024

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Data:

11 marzo 2025

Piano Aziendale Integrato di Sicurezza Alimentare (PAISA): rendicontazione attività anno 2024

La rendicontazione delle attività contenute nel Piano Aziendale Integrato di Sicurezza Alimentare (PAISA) 2024 è pubblicata in allegato.

Piano Locale della Prevenzione (PLP): Rendicontazione attività anno 2024

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Data:

11 marzo 2025

PLP
PLP

Piano Locale della Prevenzione (PLP): Rendicontazione attività anno 2024

La rendicontazione delle attività contenute nel Piano Locale della Prevenzione (PLP) 2024 è pubblicata in allegato

4 marzo, World Obesity Day

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“Sistemi in cambiamento, vite più sane” è il tema dell’Obesity day in programma il 4 marzo 2025.

Data:

04 marzo 2025

Obesity Day
Obesity Day

4 marzo, World Obesity Day

“Sistemi in cambiamento, vite più sane” è il tema dell’Obesity day in programma il 4 marzo 2025.

Per ulteriori informazioni si rinvia al sito della Regione Piemonte

“Oltre il solito”, sabato 8 marzo all’Ospedale di Lanzo sono presentati i progetti complementari all’assistenza in Hospice

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Data:

06 marzo 2025

Foto con équipe Hospice all'esterno dell'Ospedale di Lanzo
Foto con équipe Hospice all'esterno dell'Ospedale di Lanzo

“Oltre il solito”, sabato 8 marzo all’Ospedale di Lanzo sono presentati i progetti complementari all’assistenza in Hospice

Foto Hospice Lanzo
Foto dell'interno dell'Hospice di Lanzo

 

Per sabato 8 marzo, dalle ore 10 alle ore 12, l’Unità Operativa Cure Palliative dell’ASL TO4, diretta dal dottor Giovanni Bersano, ha organizzato presso l’Ospedale di Lanzo (sala incontri al 2° piano) l’evento “Oltre il solito”, per presentare i progetti complementari all’assistenza in Hospice. L’iniziativa è aperta alla cittadinanza, con ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. Diversi i progetti presentati: le collaborazioni con l’Associazione “Wolontari Clown” e con l’Associazione Rubens per gli interventi assistiti con i cani (Pet Therapy), gli strumenti multisensoriali nella cura e nell’assistenza e il progetto formativo “Open Hospice Space”. Al termine degli interventi, dalle ore 11 alle 12, sarà possibile visitare l’Hospice.

 

Foto con équipe Hospice all'esterno dell'Ospedale di Lanzo
Foto di alcuni componenti dell'équipe dell'Hospice all'esterno dell'Ospedale di Lanzo

 

La Rete locale di cure palliative

La Rete di cure palliative dell’ASL TO4, attuata nell’ambito della Rete regionale, si realizza a domicilio, in ambulatorio, nei reparti ospedalieri e nei tre hospice aziendali di Foglizzo, di Lanzo Torinese e di Salerano Canavese. Nella lingua italiana il termine “palliativo” è spesso usato come sinonimo di qualcosa di poco utile o anche di “effetto placebo”. Al contrario. Le cure palliative sono cure attive e totali delle persone la cui malattia di base, caratterizzata da una rapida evoluzione e da una prognosi infausta, non risponda più a trattamenti specifici. Sono cure, quindi, che non agiscono sulla causa della malattia, ma sui sintomi, come per esempio il dolore, per prevenirli e contenerli il più possibile. Oltre a questo, le cure palliative prevedono un supporto di tipo psicologico e sociale rivolto sia alla persona malata sia al nucleo familiare. L’obiettivo, complessivamente, è quello di raggiungere la miglior qualità di vita possibile per le persone interessate e per le loro famiglie.

Ulteriori informazioni in questo sito:  https://www.aslto4.piemonte.it/cure-palliative

Giovedì 13 marzo, l’ASL TO4 aderisce alla Giornata Mondiale del Rene

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Data:

05 marzo 2025

Medico che misura la pressione arteriosa
Medico che misura la pressione arteriosa

Giovedì 13 marzo, l’ASL TO4 aderisce alla Giornata Mondiale del Rene

Anche quest’anno l’ASL TO4, grazie all’impegno della struttura di Nefrologia e Dialisi diretta dal dottor Guido Martina, aderisce alla Giornata Mondiale del Rene che si svolgerà giovedì 13 marzo. Iniziativa promossa in Italia dalla Fondazione Italiana del Rene (FIR) e dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN) per contribuire alla lotta contro le malattie renali.

Proprio nella giornata di giovedì 13 marzo, dalle ore 14 alle 18.30 presso la Sala congressi dell’Ospedale di Chivasso (via Paolo Regis 42), la struttura di Nefrologia e Dialisi organizza, su mandato della FIR Sezione Piemonte e Valle d’Aosta, l’evento interregionale “Come stanno i tuoi reni? Promuovere la diagnosi precoce per proteggere la salute dei reni”. L’evento è aperto a tutta la cittadinanza. L’accesso è libero e gratuito fino a esaurimento dei posti. Durante l’evento sarà possibile effettuare un colloquio con il personale medico e infermieristico della Nefrologia e Dialisi dell’ASL TO4 per la valutazione del rischio nefrologico.

Nella stessa giornata di giovedì 13 marzo, si svolgerà l’iniziativa Porte aperte in Nefrologia” presso l’Ospedale di Ciriè (nell’atrio di ingresso, dalle ore 9 alle 12 e dalle 13.30 alle 15), con accesso libero (senza impegnativa medica e senza prenotazione) e gratuito. Con la presenza di un medico nefrologo e di infermieri del settore, sono offerti il controllo delle urine e la rilevazione della pressione arteriosa ed è distribuito materiale informativo. I soggetti che risultassero positivi a queste prime valutazioni saranno poi invitati a effettuare ulteriori controlli specialistici.

L’obiettivo principale della Giornata Mondiale del Rene è quello di richiamare l’attenzione sull’importanza della diagnosi precoce e della prevenzione delle malattie renali, sottolineando sempre più la necessità che tutti prendano coscienza dei fattori di rischio per le malattie renali e delle misure possibili per salvaguardare la salute dei reni e per rallentare l’evoluzione della malattia renale, se già in atto. Diventa quindi indispensabile il coinvolgimento di tutti i cittadini, dei medici di medicina generale, dei pazienti e delle loro numerose associazioni. Circa il 10% della popolazione è portatore di un danno renale di varia gravità, spesso ignorato; si stima che la malattia renale nel 2019 abbia colpito più di 850 milioni di persone nel mondo, provocando oltre 3.1 milioni di morti, con importante assorbimento di risorse (circa il 3% della spesa sanitaria). In Italia la malattia renale cronica (MRC) interessa circa il 7% della popolazione adulta e può colpire tutte le età seppur con frequenza diversa, bassa nei giovani (per lo più dovuta a malattie renali congenite) e molto elevata negli anziani. Sono circa 50.000 i pazienti che necessitano della dialisi e altrettanti quelli che hanno ricevuto un trapianto di rene e sono in follow-up clinico nefrologico. Attualmente la malattia renale rappresenta l’ottava causa di morte e se non affrontata si prevede diventerà la quinta causa entro il 2040. Molte sono le misure preventive che possono salvaguardare i reni da un’evoluzione della malattia che, se non curata, può portare a necessità di dialisi o trapianto.

Giornata internazionale della donna, gli incontri organizzati dall’ADOD OdV e dalla Senologia dell’ASL TO4 nel mese di marzo

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Data:

05 marzo 2025

Mani con fiocchetto rosa
Mani con fiocchetto rosa

Giornata internazionale della donna, gli incontri organizzati dall’ADOD OdV e dalla Senologia dell’ASL TO4 nel mese di marzo

L’Associazione Donna Oggi e Domani (ADOD) OdV, Associazione della Breast Unit “Ovidio Paino” dell’ASL TO4, e la Senologia dell’Azienda, diretta dalla dottoressa Silvia Bagnera, hanno organizzato, con la collaborazione dei Comuni interessati, un ciclo di incontri di prevenzione oncologica rivolti alla cittadinanza, con l’effettuazione di visite senologiche e di ecografie mammarie gratuite.

Ecco il calendario degli incontri:

  • Leini venerdì 7 marzo, dalle ore 16 alle 18.30, al 1° piano del Poliambulatorio di via Volpiano 38, prenotazioni (fino a esaurimento dei posti) al numero telefonico 339 8765944 il lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 8 alle 17.15 e il martedì e venerdì dalle ore 8 alle 13.
  • A Pont Canavese venerdì 14 marzo, dalle ore 16 alle 18.30, presso la sede “FIDAS - Donatori di sangue” in via Carlo Alberto Dalla Chiesa 3, prenotazioni (fino a esaurimento dei posti) al numero telefonico 366 1133336 nei giorni feriali dalle ore 16 alle 18.
  • A Montalto Dora venerdì 21 e sabato 22 marzo in memoria della dottoressa Nella Franco; venerdì 21 marzo saranno effettuate visite senologiche ed ecografie mammarie gratuite presso la sala riunioni comunale “Montalto incontra” in via Mazzini 56, prenotazioni (fino a esaurimento dei posti) al numero 342 8088708 dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 18; sabato 22 marzo si svolgerà la Camminata in Rosa fino al Castello (ritrovo alle ore 14.30 in piazza IV Novembre, davanti al Municipio), con possibilità di visite guidate alla Chiesa di San Rocco, lungo il tragitto e al Castello, con informatori turistici volontari.

4 marzo, Giornata mondiale contro il Papilloma Virus (HPV)

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HPV? No, grazie! Proteggiti con il vaccino

Data:

04 marzo 2025

HPV
HPV

4 marzo, Giornata mondiale contro il Papilloma Virus (HPV)

Trovi le informazioni nella locandina allegata, oppure clicca qui

Distretto Chivasso-San Mauro, è garantita la continuità dell’assistenza alla cessazione dell’attività della pediatra di libera scelta dottoressa Cenna

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Data:

28 febbraio 2025

Due dottoresse
Due dottoresse

Distretto Chivasso-San Mauro, è garantita la continuità dell’assistenza alla cessazione dell’attività della pediatra di libera scelta dottoressa Cenna

Due dottoresse

La pediatra di libera scelta dottoressa Giovanna Cenna cesserà l’attività a partire dal prossimo 17 marzo, ma sarà garantita la continuità dell’assistenza con la nuova pediatra dottoressa Giulia Tosoni.

La dottoressa Tosoni visiterà presso il poliambulatorio di San Mauro in via Speranza 31, stanza 8 al primo piano. Ecco gli orari di ambulatorio: lunedì dalle ore 13 alle 17; mercoledì dalle ore 14 alle 17; martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30.

I genitori dei bimbi assistiti dalla dottoressa Cenna sono avvisati tramite lettera del Distretto.

Venerdì 21 febbraio, la Rappresentanza dei Sindaci si è riunita con la Direzione Strategica dell’ASL TO4

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Data:

25 febbraio 2025

Puzzle con due tessere
Puzzle con due tessere

Venerdì 21 febbraio, la Rappresentanza dei Sindaci si è riunita con la Direzione Strategica dell’ASL TO4

Lo scorso venerdì 21 febbraio, la Rappresentanza dei Sindaci, organismo ristretto nominato dalla Conferenza dei Sindaci, si è riunita con la Direzione Strategica dell’ASL TO4 presso la sede legale dell’Azienda. Erano presenti la Sindaca di Ciriè Loredana Devietti Goggia, che la presiede, il Sindaco di Chivasso Claudio Castello, la Sindaca Elena Piastra e l’Assessore Umberto Salvi di Settimo Torinese, la Sindaca di Cuorgnè Giovanna Cresto, il Sindaco di Lanzo Fabrizio Vottero Bernardina, il Presidente della Conferenza e Sindaco di Ivrea Matteo Chiantore, il Sindaco di San Sebastiano da Po Giuseppe Bava, la vice-Sindaca di Rivarolo Marina Vittone, la Sindaca di San Mauro Giulia Guazzora, la Sindaca di Caluso Maria Rosa Cena e il Consigliere Alessandro Musso delegato dal Sindaco di Castellamonte.

L’ASL TO4 era rappresentata dal Direttore Generale Luigi Vercellino, dal Direttore Sanitario Sara Marchisio e dal Direttore Amministrativo Michele Colasanto.

Sono stati vari i temi discussi e numerosi gli spunti di riflessione presentati dai Sindaci e portati all’attenzione dei Direttori: la necessità di prevedere un metodo di lavoro per l’ascolto dei comuni e dei problemi relativi ai vari presidi e distretti, la valenza del collegamento ospedale-territorio, la questione risorse umane, i trasporti per il collegamento tra le strutture sanitarie, le difficoltà sociali legate all’aumento dei disturbi psichiatrici e delle dipendenze da sostanze, alle quali si aggiunge la questione dell’invecchiamento della popolazione e delle famiglie che spesso non sono più in grado di sostenere la gestione di propri cari non autosufficienti. Questi e molti altri i temi affrontati, che sono stati accolti con disponibilità all’ascolto, al dialogo e al confronto da parte della Direzione Strategica dell’Azienda.
Tra le tematiche discusse, in particolare si è fatto il punto sulla realizzazione delle Case e degli Ospedali di Comunità, sulla presa in carico delle persone affette da patologie croniche e sul dialogo ospedale-territorio e sulla rete degli ospedali aziendali.

Sulle Case e sugli Ospedali di Comunità, il Direttore Generale ha confermato che tutti gli interventi saranno portati a termine, ma che si rende necessario un impegno eccezionale per terminare i lavori in tempo utile per rendere le strutture sanitarie di prossimità operative nei termini previsti dal PNRR, entro il primo trimestre 2026. Proprio a questo fine, nelle scorse settimane il dottor Vercellino ha incontrato i vertici delle imprese aggiudicatarie dei lavori.

Il Direttore Generale ha poi sottolineato la valenza strategica della presa in carico attiva delle persone affette da patologie croniche secondo percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali definiti. Per standardizzare e razionalizzare i percorsi sarà fondamentale il ruolo delle Case di Comunità, nell’ambito di un dialogo effettivo ospedale-territorio che valorizzi tutte le professionalità, da quelle ospedaliere a quelle territoriali, compresi i medici di assistenza primaria e i pediatri di libera scelta che saranno ancor più coinvolti. Il PNRR rappresenta un elemento per la riprogettazione di un sistema complessivo, che riguarda la sanità e i territori. Le risorse umane per rendere operative le Case di Comunità ci saranno, anche se permangono difficoltà nell’acquisizione degli infermieri.

Per quanto riguarda gli ospedali aziendali, il Direttore Generale ha sottolineato il valore aggiunto di una visione complessiva, in cui i singoli centri operano su livelli di complessità differenti, ma con pari dignità in un sistema a rete che garantisce percorsi virtuosi a disposizione dei cittadini, mettendo in comune professionalità e tecnologie.

A partire dal mese di marzo, sarà avviata una ricognizione nei diversi Ospedali, che riguarderà il percepito degli operatori, i numeri di attività, gli aspetti strutturali e tecnologici, ma anche il “come si lavora”. Si intende, quindi, attivare un percorso di analisi e di riorganizzazione per rendere gli Ospedali più performanti, più capaci di lavorare in un’ottica aziendale e di fare rete sul territorio, con il sociale e con i comuni. Un percorso che sarà realizzato con un costante dialogo con gli operatori; in Azienda vi sono professionisti di ottimo livello, ma permane la difficoltà ad acquisire medici specialisti – in particolare urgentisti, urologi, psichiatri – a causa della grave carenza nel mercato del lavoro a livello nazionale.

Questi e altri temi sono stati oggetto di discussione tra i partecipanti al tavolo, nella consapevolezza che il confronto e la collaborazione sui temi rilevanti per i cittadini siano il miglior modo per dare tutti il massimo possibile. Per questo, è stato deciso di calendarizzare incontri a breve termine della Rappresentanza dei Sindaci.

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