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Emergenza da covid-19: le strategie messe in campo dall’Azienda per implementare il numero di test virologici (tamponi) effettuati giornalmente

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Data:

15 aprile 2020

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Emergenza da covid-19: le strategie messe in campo dall’Azienda per implementare il numero di test virologici (tamponi) effettuati giornalmente

La capacità produttiva attuale dell’ASL TO4 per quanto riguarda i tamponi rino-faringei per covid-19 è costituita dalla possibilità di processare presso la sede di Ivrea del proprio Laboratorio Analisi circa 50 tamponi giornalieri, stante il limitato approvvigionamento dei reagenti da parte della ditta fornitrice dell’apparecchiatura (DiaSorin). A questi si aggiungono altri circa 250 tamponi che sono analizzati quotidianamente dal Presidio Ospedaliero Amedeo di Savoia di Torino, con il quale la Direzione Generale dell’ASL TO4 ha stabilito un accordo.

La capacità produttiva attuale di circa 300 tamponi giornalieri ha imposto di definire delle priorità: 150 test destinati alle richieste interne ospedaliere (persone ricoverate e operatori) e 150 destinati al territorio di riferimento (RSA e cittadini in isolamento domiciliare).

“Contestualmente, però, considerata la sempre crescente richiesta di test virologici, abbiamo messo in campo le strategie necessarie per implementare il numero di test da effettuare quotidianamente”, riferisce il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone.

Pertanto, sono state acquistate da altre due diverse ditte (Menarini e Cepheid) quattro strumentazioni, che saranno disponibili entro l’inizio del prossimo mese di maggio e che permetteranno di processare in più circa 120 tamponi al giorno.
Inoltre, già dalla prossima settimana l’Azienda usufruirà di una donazione da parte della RBM SpA – Istituto di Ricerche Biomediche “A. Marxer” di Colleretto Giacosa: l’RBM effettuerà in convenzione gratuita con l’ASL circa 80 test settimanali.

Infine, entro questo mese di aprile, dopo la validazione presso il Policlinico San Matteo di Pavia, sarà disponibile presso l’ASL TO4 il test sierologico (tramite prelievo di sangue) per valutare gli anticorpi Sars-Cov2-IgG neutralizzanti e, quindi, per identificare la risposta immunitaria nei pazienti che sono stati infettati dal virus responsabile della covid-19, con una potenzialità di circa 170 campioni processati in un’ora. L’introduzione di questo test, oltre a dare una risposta ai fini epidemiologici, può contribuire a ridurre la necessità di effettuare tamponi di controllo e a gestire in modo più efficace la fase post-infezione/post-malattia.

E’ stato destinato all’ASL TO4 Stefano Curzi, uno dei medici volontari che il Governo ha messo a disposizione degli ospedali piemontesi

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Data:

16 aprile 2020

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E’ stato destinato all’ASL TO4 Stefano Curzi, uno dei medici volontari che il Governo ha messo a disposizione degli ospedali piemontesi

Oggi Stefano Curzi, uno dei medici volontari che il Governo ha messo a disposizione degli ospedali piemontesi, è stato destinato dall’Unità di Crisi Regionale all’ASL TO4.

Medico con una specializzazione in chirurgia vascolare e un master universitario in medicina estetica, 59 anni, proviene da Roma dove lavora presso l’Ospedale San Filippo Neri dal 1988, inizialmente presso la struttura di Chirurgia Cardio-Vascolare e poi presso la Chirurgia Vascolare. Salvo un’esperienza professionale, nel 1993, presso il Centro olandese St. Antonius Hospital, vicino a Utrecht, uno dei Centri europei più importanti nel settore della chirurgia cardiaca e vascolare. Alla carriera professionale si aggiungono la passione per la musica rock (suona le tastiere nel gruppo “Crazy Little Pink Band”) e per l’attività di sommelier. In questo difficile momento di emergenza sanitaria, considerato che la sua struttura operativa ha ridotto l’attività per ovvie ragioni, ha deciso di mettersi a disposizione del suo Paese.

Da oggi, giovedì 16 aprile, come già il dottor Tondini, medico volontario giunto all’ASL TO4 lo scorso 3 aprile, prende servizio all’Ospedale di Cuorgnè.

“Sono ammirevoli il senso del dovere, la solidarietà e la generosità del dottor Curzi. Lo accogliamo nella nostra Azienda con riconoscenza e gratitudine” riferisce il Direttore Generale, dottor Lorenzo Ardissone.

Emergenza da Covid-19. USCA: i numeri di attività e la nuova organizzazione

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Data:

16 aprile 2020

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Emergenza da Covid-19. USCA: i numeri di attività e la nuova organizzazione

Le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), operative dallo scorso 26 marzo sette giorni su sette nella fascia oraria 8-20 presso cinque sedi di Continuità Assistenziale-Guardia Medica (Castellamonte, Chivasso, Ivrea, Lanzo Torinese, Settimo Torinese), inizialmente sono state dedicate, in particolare, alla presa in carico domiciliare dei pazienti dimessi dagli ospedali.
A oggi seguono a domicilio, anche a distanza, 300 pazienti e svolgono attività di monitoraggio in sette RSA: Villa Giada di Scarmagno, Residenza San Giovanni Battista di Bosconero, Residenza La Piccola Lourdes di Brandizzo, Residenza Sereni Orizzonti di San Mauro, Residenza Cdr San Giuseppe di Chialamberto, Residenza Infermeria Capirone di Leinì, Residenza Annunziata di Brusasco.

“Ora, la funzione delle USCA, in cui operano circa 52 medici strettamente integrati con i medici e i pediatri di famiglia, è stata ulteriormente implementata con la gestione domiciliare delle persone affette da Covid-19 o fortemente sospette di essere tali che non necessitino di ricovero ospedaliero”, commenta il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone.

Per questo, è stato perfezionato il protocollo operativo iniziale ed è stata istituita una Centrale Operativa aziendale, costituita da due medici USCA, che ha sede presso la Casa della Salute di Castellamonte. Questa Centrale Operativa è dedicata ad accogliere e valutare le segnalazioni – sia da parte degli ospedali sia da parte dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta – di persone affette da covid-19 o sospette di essere tali, al fine di organizzare l’eventuale presa in carico domiciliare.

Emergenza da covid-19: grazie alla generosità del territorio nasce il Servizio di Radiologia Domiciliare. Un Servizio importante in questa fase di emergenza sanitaria e per il futuro

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Data:

17 aprile 2020

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Emergenza da covid-19: grazie alla generosità del territorio nasce il Servizio di Radiologia Domiciliare. Un Servizio importante in questa fase di emergenza sanitaria e per il futuro

“Tra una decina di giorni prenderà avvio il Servizio di Radiologia Domiciliare, realizzato grazie alla solidarietà e alla generosità del territorio, che ci sta vicino e ci sostiene con numerose donazioni e che ringrazio di cuore”, così riferisce con soddisfazione il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone, e aggiunge: “Oggi, in questa fase di emergenza sanitaria, il Servizio è dedicato alle persone ospiti nelle RSA e nelle comunità territoriali affette da covid-19 o con sospetto di essere tali. Ma sarà comunque utilissimo anche in futuro, a domicilio e nelle strutture residenziali, considerata l’età media della nostra popolazione e la presenza di un territorio molto ampio e difficile dal punto di vista geomorfologico. Questo investimento, come tutti gli altri che abbiamo effettuato con le donazioni per covid dei nostri cittadini, è finalizzato anche a lungo termine”.

Proprio con le donazioni della comunità è stato possibile acquistare, con una spesa complessiva di circa 44 mila euro, un’apparecchiatura di radiografia portatile in grado di essere trasportata con facilità su un furgone aziendale dedicato.
Spiega il Responsabile dell’Ingegneria Clinica, Pierangelo Masoero“La possibilità di vedere subito le immagini acquisite sullo schermo del PC consente ai tecnici di radiologia di effettuare un’immediata valutazione della loro qualità e di comunicare tempestivamente al medico radiologo le eventuali alterazioni della normale anatomia radiologica. Inoltre, in tempo reale le radiografie sono trasmesse al sistema digitale di archiviazione di immagini dell’Azienda, consentendo allo stesso medico radiologo di effettuare la refertazione”.

I vantaggi sono precisati dalla Coordinatrice aziendale del progetto, la dottoressa Francesca Bisanti, Direttore della Radiologia di Chivasso: “In questa fase la radiologia domiciliare rappresenta un servizio complementare, che si aggiunge alla valutazione clinica e alla diagnosi per covid-19 effettuata con il tampone rino-faringeo. Questo rappresenta un vantaggio per le persone assistite, soprattutto per i pazienti delle strutture che presentano fragilità e quindi mal sopportano attese e spostamenti faticosi. Inoltre, tale Servizio può contribuire a decongestionare l’accesso ai pronto soccorso e alle radiologie ospedaliere, ancor più nell’attuale periodo di pandemia”.

Ecco la procedura operativa. Il medico della struttura residenziale formula richiesta (via e-mail) di prestazione radiologica a domicilio per gli ospiti affetti da covid-19 o con sospetto di essere tali. La Segreteria aziendale del Servizio di Radiologia Domiciliare, che ha sede presso la Radiologia di Chivasso, riceve le richieste e le sottopone al medico radiologo per la valutazione dell’appropriatezza dell’esame e, in caso positivo, le inserisce nel sistema di pianificazione dell’attività. L’esecuzione della prestazione a domicilio, che avviene entro 1-3 giorni dalla richiesta, è affidata a due tecnici di radiologia medica dotati di tutti i dispositivi di protezione individuali necessari. Contestualmente all’effettuazione dell’esame, il medico radiologo, avvisato tramite telefonata, prosegue con la refertazione. Il referto è immediatamente inviato alla struttura richiedente tramite e-mail. E’ importante sottolineare che la richiesta dell’esame e l’invio del referto sono effettuati tramite indirizzi e-mail con estensione @aslto4.piemonte.it, rilasciati dall’ASL a ogni struttura residenziale convenzionata presente sul territorio per garantire la riservatezza dei dati.
Sia per il mezzo di trasporto sia per l’apparecchiatura sono previste le necessarie procedure di sanificazione.

Precisazioni in merito all’avviso pubblico rivolto alle RSA presenti sul territorio dell’Azienda

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Data:

29 aprile 2020

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Precisazioni in merito all’avviso pubblico rivolto alle RSA presenti sul territorio dell’Azienda

La scorsa settimana l’Unità di Crisi Regionale invitava le Aziende Sanitarie Regionali a pubblicare una manifestazione di interesse rivolta alle RSA in regola con le Raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) n. 4/2020, per offrire ospitalità in nuclei vuoti e totalmente indipendenti dal punto di vista logistico/organizzativo a pazienti affetti da covid-19 in dimissione, previa verifica dei requisiti di cui sopra da parte della Commissione di Vigilanza.

Quindi, né la Regione né l’ASL TO4 hanno mai inteso creare problematiche sanitarie confondendo percorsi assistenziali che nelle Raccomandazioni ISS n. 4/2020 sono declinati chiaramente, e a queste ultime si faceva espresso richiamo nel bando dell’ASL TO4.

Poiché il bando dell’ASL TO4, pur essendo chiaro, ha determinato qualche problema interpretativo, si è proceduto in data odierna a un’integrazione dello stesso con una esplicita precisazione intesa a chiarirne definitivamente percorsi e contenuti.

Emergenza da covid-19. Servizi di accoglienza residenziale post dimissioni: una convenzione tra l'ASL TO4 e la Parrocchia di San Giovanni Battista di Chivasso per l'utilizzo di una struttura, con la collaborazione dell'Amministrazione comunale

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Data:

30 aprile 2020

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Emergenza da covid-19. Servizi di accoglienza residenziale post dimissioni: una convenzione tra l'ASL TO4 e la Parrocchia di San Giovanni Battista di Chivasso per l'utilizzo di una struttura, con la collaborazione dell'Amministrazione comunale

In questa fase della gestione dell’emergenza sanitaria da covid-19 si è resa evidente la necessità di poter gestire adeguatamente tutte quelle persone che, dopo la dimissione dall’ospedale, hanno necessità di continuare l’isolamento fino alla fine del periodo loro assegnato.

Su questa tematica l’Amministrazione comunale di Chivasso ha manifestato subito la disponibilità a collaborare con l’ASL TO4 per trovare soluzioni abitative atte a ospitare persone dimesse dall’Ospedale di Chivasso che necessitino ancora di isolamento, qualora tale misura non possa essere attuata presso il domicilio della persona stessa, secondo le modalità previste dall’art. 6, commi 7 e 8, del Decreto Legge 18/2020.

A tale proposito il Comune si è fatto carico di individuare sul proprio territorio la presenza di strutture idonee e ha ricevuto la disponibilità da parte della Parrocchia di San Giovanni Battista a mettere a disposizione il “Villino”, nella frazione Castelrosso di Chivasso.

Tale struttura risulta essere totalmente indipendente ed è stata messa a disposizione integralmente, 7 camere con bagno disposte su due livelli, attraverso la stipula di una convenzione con l’ASL TO4 che prevede il solo rimborso delle spese relative alle utenze ed ai costi di gestione, individuate forfettariamente in euro 1.500,00 per 90 giorni.

Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Claudio Castello che ha voluto esprimere il proprio ringraziamento al parroco Don Davide Smiderle per aver offerto questa struttura, sottolineando che: “Anche in questo caso abbiamo voluto offrire la nostra collaborazione per sostenere quanti in questo periodo si stanno adoperando con professionalità e grande generosità per il bene della collettività e per tutelare la nostra salute. Voglio anche ringraziare la Direzione dell’ASL TO4 per aver colto questa opportunità che risponde alle esigenze espresse da chi ha contratto il contagio e necessita del necessario isolamento e va a sommarsi con le numerose iniziative già messe in campo”.

Conclude il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone“La disponibilità dell’Amministrazione comunale di Chivasso e la sensibilità della Diocesi, con il parroco di Chivasso Don Davide Smiderle, ci hanno permesso di mettere a disposizione della comunità locale un servizio fondamentale in questo momento di emergenza sanitaria. Ancora una volta l’alleanza e la sinergia con le realtà del territorio, che abbiamo sempre ricercato, sono state preziose”

Emergenza da Covid-19: Ivrea, un alloggio per medici e operatori provenienti da fuori città

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Data:

04 maggio 2020

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Emergenza da Covid-19: Ivrea, un alloggio per medici e operatori provenienti da fuori città

Dallo scorso venerdì i medici e gli operatori sanitari dell’Ospedale di Ivrea impegnati nei reparti Covid 19 hanno un punto d’appoggio per recuperare energie psico-fisiche ed evitare spostamenti. L’Amministrazione comunale ha, infatti, messo a disposizione dell’ASL TO4, per tutta la durata dell’emergenza, un alloggio, di proprietà del Comune in disuso da oltre 6 anni, recentemente risanato e risistemato.

“Sin dall’inizio dell’epidemia, l’Amministrazione comunale ha pensato a possibili misure a sostegno della comunità, ma anche a iniziative concrete per aiutare il personale medico-infermieristico che ogni giorno è impegnato nell’ospedale cittadino per contrastare il virus tristemente noto”. Così l’Assessore alle Politiche Sociali Giorgia Povolo racconta l’impegno dell’amministrazione e degli uffici comunali per consentire, in poco più di un mese, che l’appartamento potesse essere messo a disposizione di medici e personale infermieristico impegnato nell’emergenza Covid-19.
Continua l’Assessore: “Abbiamo pensato a tutti coloro che giungono da lontano nella nostra cittadina per sostenere con il loro prezioso lavoro l’ospedale, ma anche a coloro che dopo turni lunghi e impegnativi hanno bisogno di riposare qualche ora”.

Valutata la necessità, è stata subito verificata la disponibilità di locali comunali utilizzabili e quindi individuato l’appartamento. Il dirigente e i funzionari dell’Ufficio Tecnico e delle Politiche Sociali hanno definito immediatamente i lavori necessari che sono stati realizzati in tempo record, grazie anche al prezioso contributo della squadra degli operai del Comune. L’Assessore Giorgia Povolo e il Vicesindaco Elisabetta Piccoli hanno collaborato in prima persona, aggiungendo anche un tocco femminile all’ambiente.
“Non possiamo che essere soddisfatti anche perché il risultato è frutto di un ottimo lavoro di squadra”.

L’alloggio, è arredato e la cucina è attrezzata per la preparazione di pasti. Per motivi d’igiene, considerando anche l'utilizzo temporaneo, le lenzuola in dotazione sono usa e getta. È, inoltre, stata predisposta una pulizia quotidiana del locale.

Il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone, così ha commentato: “Il Comune di Ivrea ha già dimostrato una preziosa vicinanza all’Azienda in questo difficile momento di emergenza sanitaria con una generosissima donazione in denaro da parte dello stesso Comune direttamente e come raccolta fondi della quale si è fatto promotore e alla quale ha prontamente risposto la Comunità Eporediese. Ora la forte solidarietà già espressa si arricchisce con questa nuova opportunità. All’Amministrazione comunale di Ivrea e alla Comunità Eporediese vanno i miei ringraziamenti personali uniti a quelli di tutta l’Azienda”.

Ospedale di Ivrea: un delicatissimo intervento di microchirurgia ricostruttiva della mano portato a termine con successo su un bimbo di 7 anni

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Data:

12 maggio 2020

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Ospedale di Ivrea: un delicatissimo intervento di microchirurgia ricostruttiva della mano portato a termine con successo su un bimbo di 7 anni

Venerdì 8 maggio è giunto all’Ospedale di Ivrea un piccolo paziente di 7 anni affetto da un grave trauma alla mano sinistra, con importanti lesioni vascolari, nervose e tendinee.
Il bimbo proveniva dall’Ospedale di Domodossola, dove era stato accompagnato in seguito al trauma; previo accordo con i colleghi ortopedici dell’Ospedale di provenienza, il bambino è stato trasferito presso il Presidio Ospedaliero di Ivrea per competenza specialistica nell’ambito del trattamento dei traumi della mano.

All’arrivo il piccolo paziente è stato ricoverato in Pediatria, dove in tempi celeri sono stati eseguiti gli esami di routine pre-operatori, compreso il tampone fast per la ricerca del virus SARS-CoV-2, come previsto da protocollo aziendale. Alle ore 20 circa il bambino è stato trasferito in sala operatoria dove è stato sottoposto a un delicatissimo intervento di microchirurgia ricostruttiva della mano, durato circa quattro ore. L’intervento è stato effettuato dalle dottoresse Federica Bergamin e Francesca Mosetto della struttura di Ortopedia e Traumatologia Ivrea, specializzate nella Chirurgia della Mano, che hanno ricostruito con una tecnica di microchirurgia i vasi, i tendini e i nervi che erano stati danneggiati. Al termine dell’intervento tutte le strutture vascolari, nervose e tendinee sono apparse continenti e integre.

“Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dalle Colleghe – riferisce il Direttore dell’Ortopedia e Traumatologia Ivrea, dottor Ugo Scarlato –, che hanno dimostrato competenza e professionalità in un caso davvero delicato. Sono altrettanto soddisfatto dell’ottima collaborazione con i colleghi di Domodossola, che ci hanno coinvolto in quanto l’Ospedale di Ivrea rappresenta un centro di riferimento per la chirurgia della mano, riconosciuto a livello regionale”.

Aggiunge il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone“Grazie a una fattiva sinergia inter e intraziendale e a una rete organizzativa efficiente, pur in questo periodo critico dovuto all’emergenza sanitaria da covid-19 siamo riusciti a trattare in tempi ottimali il piccolo paziente, con elevatissima professionalità e una particolare doverosa attenzione alla relazione interpersonale, considerata la giovane età. Un motivo di orgoglio per la nostra Azienda”.

Covid-19: cure con il plasma

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Data:

15 maggio 2020

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Covid-19: cure con il plasma

Il Servizio Trasfusionale dell'ASL TO4, diretto dal dottor Roberto Freilone, ha aderito allo studio regionale coordinato dalla Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città delle Salute e della Scienza di Torino per la valutazione delle cure con il plasma nelle persone affette da forme gravi di covid-19.

Nello specifico, l’obiettivo dello studio è valutare se l’infusione di plasma iperimmune (cioè plasma contenente anticorpi neutralizzanti anti Sars-CoV-2 proveniente da soggetti convalescenti da covid-19), in aggiunta al trattamento standard, sia più efficace del solo trattamento standard (con eventuale aggiunta di plasma di soggetti non venuti a contatto con il virus Sars-CoV-2) su pazienti affetti da covid-19 con recente sviluppo di insufficienza respiratoria acuta che necessita di supporto ventilatorio.

Nell'attesa di concludere lo studio, oggi, venerdì 15 maggio, presso il Presidio Ospedaliero di Ciriè dell’ASL TO4 sono stati trattati con plasma iperimmune due pazienti affetti da covid-19 in gravi condizioni respiratorie. Il plasma iperimmune è stato reso disponibile dal Servizio di Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara, diretto dal dottor Gennaro Mascaro che per primo ha iniziato la sperimentazione in Piemonte in collaborazione con il Policlinico San Matteo di Pavia.

Riferisce il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone“La possibilità di utilizzare questa possibilità terapeutica si è concretizzata in tempi rapidissimi grazie alla tradizionale collaborazione tra il nostro Centro e quello di Novara”.

I risultati saranno visibili nei prossimi giorni in quanto il protocollo terapeutico prevede complessivamente tre infusioni successive per ogni paziente trattato.

Da lunedì 25 maggio anche l’ASL TO4 nel CUP regionale: inizialmente sarà possibile la prenotazione/disdetta delle prestazioni specialistiche ambulatoriali di classe “B”

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Data:

18 maggio 2020

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Da lunedì 25 maggio anche l’ASL TO4 nel CUP regionale: inizialmente sarà possibile la prenotazione/disdetta delle prestazioni specialistiche ambulatoriali di classe “B”

Per contribuire a contenere la diffusione del Covid-19 presso l’ASL TO4 rimangono temporaneamente sospese le prenotazioni delle prestazioni specialistiche ambulatoriali di classe “D” (Differibile) e “P” (Programmabile). In questa fase, peraltro, l’Azienda sta valutando le modalità da mettere in atto per richiamare gli utenti per i quali, con l’inizio dell’emergenza sanitaria in atto, era stato necessario, su disposizione regionale, sospendere le visite specialistiche e gli esami diagnostici di classe “D” e “P” già prenotate (si tratta di circa 80.000 prestazioni).

Da lunedì 25 maggio l’ASL TO4 è inserita nel Centro Unico di Prenotazione (CUP) regionale. Da tale data, quindi, i cittadini dell’ASL TO4 potranno utilizzare il numero verde 800.000.500 del CUP regionale per prenotare, modificare, cancellare le prestazioni specialistiche ambulatoriali di classe “B” (Breve). A regime, quando sarà nuovamente possibile prenotare le prestazioni specialistiche del Servizio Sanitario Nazionale di codice “D” e “P” e le prestazioni specialistiche di libera professione intramuraria, anche queste prestazioni potranno essere prenotate, modificate e cancellate tramite il numero verde del CUP regionale.

La prenotazione/disdetta può essere effettuata per le visite specialistiche e gli esami diagnostici erogati negli ospedali e nei poliambulatori dell’ASL TO4, ASL Novara, ASL Biella, ASL VCO, ASL Città di Torino, ASL Cuneo1 e presso le seguenti Aziende Ospedaliere (AO) / Aziende Ospedaliero-Universitarie (AOU): AO Mauriziano di Torino, AOU San Luigi di Orbassano, AO Santa Croce e Carle di Cuneo, AOU Maggiore della Carità di Novara.

Il servizio, che entro fine anno coinvolgerà l’intero Piemonte, è fornito tutti i giorni, sabato e domenica compresi, dalle ore 8 alle ore 20, escluse le festività nazionali, con chiamata gratuita sia da rete fissa sia da cellulare. In questa fase di emergenza sanitaria il CUP regionale effettua un orario ridotto, da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle ore 18.

Dal 25 maggio, quindi, il numero verde del CUP regionale sostituisce i numeri telefonici del Call center aziendale per le prenotazioni delle prestazioni specialistiche. Continuano, invece, a rimanere operativi gli sportelli CUP aziendali.

Per permettere il passaggio dei dati dalle agende con i relativi appuntamenti al nuovo CUP, le prenotazioni e le disdette delle prestazioni specialistiche sono sospese nei giorni di giovedì 21 e venerdì 22 maggio (le prenotazioni e le disdette online tramite “Sistemapiemonte” sono sospese anche nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 maggio).

Cosa offre
Il nuovo CUP regionale garantisce:
• le prenotazioni/disdette telefoniche tramite il numero verde gratuito 800.000.500, ma anche le prenotazioni/disdette online tramite il portale “La mia salute” utilizzabile sia da PC sia da dispositivo mobile e le prenotazioni/disdette tramite l’app gratuita “CUP Piemonte” disponibile per Android e iOS;
• l’invio di un sms riepilogativo con gli elementi essenziali dell’appuntamento (prestazione, luogo di effettuazione, data e ora della prenotazione);
• la chiamata automatica qualche giorno prima della prenotazione, per confermare e/o annullare l’appuntamento fissato.

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