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Ospedale di Ivrea: il progetto “Fatto con il Cuore” ha coinvolto gli Operatori della Cardiologia nella creazione di bellezza a uso delle persone assistite e degli operatori

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Data:

22 dicembre 2022

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Ospedale di Ivrea: il progetto “Fatto con il Cuore” ha coinvolto gli Operatori della Cardiologia nella creazione di bellezza a uso delle persone assistite e degli operatori

E’ stato inaugurato oggi pomeriggio, giovedì 22 dicembre, presso la Cardiologia dell’Ospedale di Ivrea il progetto “Fatto con il Cuore”. Spiega il Direttore della struttura operativa, dottor Walter Grosso Marra, che ha creduto nell’iniziativa con la Direzione Generale, il Direttore della Direzione Medica Ospedaliera dottor Alessandro Girardi e la Dirigente delle Professioni Sanitarie Area Assistenziale dottoressa Clara Occhiena“Si tratta di un progetto formativo centrato sull’umanizzazione dei luoghi di cura che ha coinvolto, in un’esperienza corale, gli operatori della Cardiologia Ivrea per la realizzazione di pannelli decorativi destinati ai corridoi e alle stanze di degenza della nostra struttura operativa. Il laboratorio ha rappresentato una duplice opportunità, produrre bellezza a uso delle persone assistite e degli operatori e rafforzare l’appartenenza degli stessi operatori al team di lavoro”.

La Referente del progetto, dottoressa Mirella Fontana, ha condotto la progettazione dei pannelli decorativi, lavabili e riposizionabili, sia nella scelta dei temi sia nella scelta delle tecniche pittoriche.

La finalità dell’umanizzazione ambientale è quella di realizzare luoghi di forte identità che garantiscano non solo la funzionalità del servizio per la cura, ma anche il benessere psico-fisico delle persone assistite. Il contesto di cura, per sua natura, è un luogo in cui il tempo di vita è un “tempo sospeso”. Si tratta di spazi particolarmente delicati in cui l’attesa, la paura, l’incertezza, la solitudine e la speranza creano un concentrato di emotività meritevole di attenzione, che nello specifico può essere rappresentato dal colore. Il colore è un linguaggio di comunicazione non verbale che informa, fa intervenire emozioni, condiziona l’umore ed è un efficace mezzo espressivo che influenza la relazione tra l’individuo e l’ambiente. L’obiettivo è quello di creare punti di concentrazione visiva e di intrattenimento mentale, un gioco silenzioso da osservare da soli o parlarne con il vicino.

Oltre alle realizzazioni artistiche, il contesto del laboratorio di pittura ha favorito la condivisione, la narrazione di sé, lo scoprirsi anche come persone al di là del proprio ruolo professionale (medico, infermiere, operatore socio sanitario), processo utile per armonizzare le relazioni all’interno dell’équipe. Il fine comune di prendersi cura del proprio contesto di lavoro ha arricchito la crescita personale e l’armonia del gruppo perché, come avviene per la costruzione di un puzzle, ogni operatore ha contribuito alla realizzazione di una “parte” di un “insieme”.

Gli eventi del coro “Voci in Bianco” negli Ospedali di Cuorgnè e di Ivrea in occasione del Natale

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Data:

23 dicembre 2022

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Gli eventi del coro “Voci in Bianco” negli Ospedali di Cuorgnè e di Ivrea in occasione del Natale

Per il secondo anno consecutivo, il coro “Voci in Bianco”, costituto da operatori di diverse professionalità, ha portato con i suoi canti aria di Natale nei reparti degli Ospedali di Cuorgnè e di Ivrea. La serie di concerti è iniziata il 6 dicembre nei reparti di Geriatria, Medicina e Lungodegenza dell’Ospedale di Cuorgnè, per poi proseguire nei reparti dell’Ospedale di Ivrea, partendo dall’Ostetricia e Ginecologia e concludendo il 22 dicembre in Oncologia.

Le esibizioni degli operatori, svolte con passione e con l’intento di donare sensazioni di serenità alle persone ricoverate, sono state molto apprezzate e hanno suscitato emozione e coinvolgimento. Anche il coro rappresenta un momento del “prendersi cura”, cura con i canti

Day Hospital Oncoematologico di Ciriè: la generosa donazione alle persone che effettuano chemioterapia da parte dell’Associazione “Progetto Scaldacuore”

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Data:

23 dicembre 2022

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Day Hospital Oncoematologico di Ciriè: la generosa donazione alle persone che effettuano chemioterapia da parte dell’Associazione “Progetto Scaldacuore”

Mercoledì 21 dicembre il Day Hospital Oncoematologico di Ciriè ha accolto rappresentanti dell’Associazione “Progetto Scaldacuore”, che hanno donato coperte e cappellini confezionati dai volontari per le persone che effettuano chemioterapia.

L’Associazione “Progetto Scaldacuore”, a cui va il sincero ringraziamento dell’Azienda per la sensibilità dimostrata, è nata nel 2019 quando, per seri problemi legati alla sua salute, una mamma, durante la gravidanza di Federico, il suo quartogenito, ha trascorso due mesi in ospedale confinata in un letto. Riprende così in mano la copertina ricevuta in dono sette anni prima e da li, con un semplice post sul suo profilo social, chiede aiuto alle sue conoscenze che abbiano voglia, tempo e passione per realizzare sacchi nanna e copertine per i reparti pediatrici. La risposta è stata grandissima, con il passaparola in questo progetto sono coinvolte donne da tutta Italia che hanno iniziato anche a realizzare scialli, sciarpe e berretti per gli ospiti delle RSA e cappelli per le donne in chemioterapia

Ospedale di Lanzo, è ulteriormente aumentata l’offerta specialistica ambulatoriale

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Data:

29 dicembre 2022

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Ospedale di Lanzo, è ulteriormente aumentata l’offerta specialistica ambulatoriale

E’ ulteriormente aumentata l’offerta specialistica ambulatoriale presso l’Ospedale di Lanzo.

E’ stato riattivato l’Ambulatorio di Endocrinologia, gestito dalla dottoressa Silvia Destefanis, specialista in endocrinologia e medico in forza alla Medicina Ciriè-Lanzo, diretta dal dottor Emanuele Magro. A integrazione della precedente attività è stato avviato anche un Ambulatorio di Ecografia Tiroidea.

E’ stato riaperto anche l’Ambulatorio di Oculistica, afferente alla struttura operativa diretta dal dottor Luca Chiadò Piat.

Infine, la Radiologia Ciriè-Lanzo, diretta dal dottor Sebastiano Patania, ha ripreso l’attività a pieno regime nel Presidio lanzese, dove è referente la dottoressa Roberta Giorcelli, anche con la disponibilità di nuove prestazioni. Sono effettuati tutte le radiografie osteoarticolari, compresi esami sotto carico e dinamici, le panoramiche dentarie, le teleradiografie del cranio e gli esami TAC. Inoltre, sono state attivate nuove sale per poter effettuare la radiografia del torace in accesso diretto (senza prenotazione) nelle giornate di martedì e giovedì dalle ore 10 alle 11 ed è stata data piena disponibilità a eseguire esami radiologici e TAC collegati agli ambulatori della sede ospedaliera.

Cardiologia Ciriè, un intervento raro e di alta complessità per la prevenzione dell’ictus

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Data:

18 gennaio 2023

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Cardiologia Ciriè, un intervento raro e di alta complessità per la prevenzione dell’ictus

Lo scorso lunedì 16 gennaio, presso la Cardiologia Ciriè, diretta dal dottor Gaetano Senatore, è stato effettuato un raro e complesso intervento di chiusura percutanea di forame ovale in un uomo di 73 anni con una storia di multipli ictus embolici recidivanti, valutato in prima istanza presso il Presidio ospedaliero di Ivrea dal dottor Walter Grosso Marra, Direttore della Cardiologia Ivrea, e dal dottor Claudio Geda, Direttore della Neurologia Ivrea-Chivasso.

La procedura è stata effettuata da un team della Cardiologia Ciriè, in particolare dal dottor Luigi Biasco, cardiologo interventista, e dal dottor Michele Capriolo, cardiologo ecocardiografista, supportato dal dottor Marco Fadde, Direttore dell’ Anestesia e Rianimazione Ciriè.

Il forame ovale è una piccola comunicazione che collega due parti del cuore. La sua apertura, normale durante la vita fetale, può fisiologicamente persistere anche in età adulta in circa un quarto della popolazione generale. In alcuni soggetti, con predisposizione alla trombosi venosa profonda, può rappresentare un fattore di rischio per l'ictus con le conseguenze neurologiche gravi di questa patologia. Pertanto, in alcuni casi è necessario eseguire la chiusura di questa struttura per prevenire un nuovo ictus o impedire che se ne verifichino altri.

L'intervento classico è comunemente effettuato attraverso la vena femorale della gamba con l’impianto di un dispositivo a ombrello delle dimensioni di una moneta da 2 euro che blocca la comunicazione tra le due parti del cuore.

La complessità della procedura è stata dovuta alla necessità di effettuare l'intervento attraverso la vena giugulare (una delle vene del collo che drenano il sangue refluo dal cervello) e non, come di consueto, attraverso la vena femorale della gamba, a causa di un’ostruzione del circolo venoso che non consentiva il passaggio dei cateteri.

A differenza delle procedure standard, l'approccio giugulare ha richiesto letteralmente di eseguire delle acrobazie con i cateteri necessari all'impianto del dispositivo, utilizzando tecniche complesse e materiali normalmente disegnati per procedure da altri accessi. Queste acrobazie sono state necessarie per consentire di ottenere un corretto e proficuo impianto del dispositivo nonostante si operasse esattamente al contrario del consueto, con la necessità di far compiere traiettorie inusuali ai sistemi per l’impianto del dispositivo stesso, con angoli anche di 180 gradi all'interno delle camere cardiache.

La procedura era stata descritta solo in un caso riportato in letteratura e non era stata mai praticata in Italia; è durata all'incirca 60 minuti, ha portato alla completa risoluzione del problema e ha permesso la sospensione della profilassi anticoagulante.

La Direzione Generale dell’ASL TO4 sottolinea che il livello di complessità clinica, tecnica e decisionale che ha comportato la proficua gestione di questo paziente è dimostrazione del livello professionale raggiunto dai professionisti operanti nell’Azienda e della loro capacità di integrazione multidisciplinare e lavoro in team. Caratteristiche necessarie per la gestione di pazienti ad alta complessità clinica.

19-20 gennaio: un congresso sulle tematiche legate all’imaging cardio-toraco-vascolare nell’ottica dell’integrazione tra centri Hub & Spoke

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Data:

18 gennaio 2023

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19-20 gennaio: un congresso sulle tematiche legate all’imaging cardio-toraco-vascolare nell’ottica dell’integrazione tra centri Hub & Spoke

Il dottor Alessandro Depaoli, Direttore della Radiologia Ivrea, è il Responsabile scientifico del congresso dedicato all’imaging (diagnostica per immagini) cardio-toraco-vascolare nella rete Hub & SpoKe che si svolge nei giorni 19 e 20 gennaio presso il Bioindustry Park Silvano Fumero Spa di Colleretto Giacosa. Le tematiche, affrontate con la presenza di relatori di rilevanza regionale e nazionale, ospedalieri e universitari, evidenziano l’importanza dell’integrazione tra centri hub e centri periferici, sia a livello di comunicazione (teleradiologia, teleconsulto, piattaforme digitali condivise) sia di formazione.

Il modello Hub & Spoke (letteralmente “mozzo e raggi”) è un modello organizzativo, preso in prestito dall’aviazione civile americana, che parte dal presupposto per cui determinate condizioni e malattie complesse necessitano di competenze specialistiche e costose. Non possono quindi essere assicurate in modo diffuso e capillare su tutto il territorio. La nascita di questi centri non va a discapito dei servizi Spoke perché “piccolo e periferico” non significa meno importante. Al contrario, l’obiettivo è attuare un miglioramento dei servizi territoriali e una riqualificazione dei piccoli ospedali per farli tornare a svolgere un ruolo rilevante nella rete assistenziale.

Il corso si pone l’obiettivo di inquadrare in tale sistema organizzativo la centralità dell’imaging cardio-toraco-vascolare nel percorso diagnostico terapeutico, focalizzandosi su tre tematiche prioritarie: le sindromi aortiche acute per l’urgenza-emergenza, la coronaropatia sia in ambito elettivo sia nell’urgenza e l’ipertensione polmonare nell’ambito della rete per la cura e il trattamento delle malattie rare

Ospedale di Chivasso, potenziamento dell’integrazione con il territorio in fase di dimissione

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Data:

31 gennaio 2023

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Ospedale di Chivasso, potenziamento dell’integrazione con il territorio in fase di dimissione

Come rappresentato nel Comitato dei Sindaci del Distretto Chivasso-San Mauro di giovedì scorso, in data odierna si è immediatamente riunito il tavolo operativo “ospedale-territorio” coordinato dal Direttore Generale e alla presenza dei dottori Barillà e Bodoni (in rappresentanza dei medici di medicina generale del Distretto) e dei direttori del distretto Trioni, del pronto soccorso Franzese, della medicina interna Pagnozzi, della cardiologia Moretti, del presidio ospedaliero di Chivasso Ippolito e della dirigente Dipsa Occhiena.

E’ stato condiviso un percorso più proficuo di integrazione tra ospedale e territorio per garantire la migliore presa in carico dei pazienti in dimissione. Tale percorso permetterà, in maniera graduale e anche grazie al potenziamento della struttura organizzativa e tecnologica, la possibilità di intercettare i bisogni dei pazienti più fragili.

Nelle prossime settimane verrà data attuazione e comunicazione di quanto previsto con l’obiettivo di migliorare l’integrazione con il territorio e di alleggerire la pressione sull’ospedale. Analogo approccio verrà applicato ai diversi presidi dell’ASL.

Il supporto del Lions Club Alto Canavese e dell’Inner Wheel Club Cuorgnè e Canavese a un progetto pilota dell’ASL TO4 sullo scompenso cardiaco come modello innovativo di integrazione ospedale-territorio

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Data:

01 febbraio 2023

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Il supporto del Lions Club Alto Canavese e dell’Inner Wheel Club Cuorgnè e Canavese a un progetto pilota dell’ASL TO4 sullo scompenso cardiaco come modello innovativo di integrazione ospedale-territorio

Continua la sinergia del Lions Club Alto Canavese e dell’Inner Wheel Club Cuorgnè e Canavese con l’ASL TO4, con il sostegno a un progetto pilota in ambito cardiologico. Progetto che si sostanzia in un nuovo modello operativo di integrazione ospedale-territorio con strumenti di teleassistenza nel percorso assistenziale dello scompenso cardiaco e delle malattie rare a interessamento cardiologico.

Il modello è stato presentato nell’ambito di un incontro congiunto delle Associazioni, che si è svolto la scorsa settimana a Torre Canavese, dal Direttore della Cardiologia Ivrea, dottor Walter Grosso Marra, dalla Dirigente delle Professioni Sanitarie Area Assistenziale, dottoressa Clara Occhiena, e da un medico cardiologo dell’équipe di Ivrea, dottoressa Alessandra Truffa Giachet.

Gli ospiti sono stati accolti da Nella Falletti Geminiani, Presidente del Lions Club Alto Canavese, e da Patrizia Rosboch, Presidente dell’Inner Wheel Club Cuorgnè e Canavese, hanno presenziato numerosi soci, gli Officer distrettuali Lions Giacomo Spiller e Michele Nastro e una rappresentanza di alcuni dei Lions club limitrofi: Sara Alice, Presidente del Lions Club Rivarolo Canavese Occidentale, accompagnata dal segretario Luca DezzaniAlessio Bertinato, Presidente del Lions Club Candia Lago; Linda Usai Fiore, Presidente del Lions Club Chivasso Duomo; Davide Bevilacqua, Presidente del Lions Club Chivasso Host.

Il progetto è innovativo e si propone di definire i processi e i flussi dalla fase acuta ospedaliera a quella cronica territoriale per i pazienti affetti da scompenso cardiaco o nelle fasi di scompenso di malattie rare a coinvolgimento cardiovascolare.

Nella fase ospedaliera l’obiettivo è quello di stabilizzare le acuzie cardiovascolari, utilizzando sistemi di supporto tipici delle aree assistenziali per elevata intensità di cura e monitoraggio. Nell’ambito dello shock cardiogeno si lavora all’interno di una rete Hub & Spoke, che integra le competenze dei Centri ospedalieri periferici Spoke e degli Ospedali centrali di riferimento Hub e che garantisce la fruizione di sistemi di assistenza al circolo di secondo livello, quali la pompa percutanea per il supporto del ventricolo sinistro e la circolazione extracorporea, presenti nel Centro Hub di riferimento. Nell’ambito dello scompenso avanzato, l’ASL TO4 si relaziona con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino per la potenziale immissione in lista attiva per trapianto cardiaco.

Il paziente che ha superato la fase acuta viene preso in carico dal territorio tramite gli Infermieri di Famiglia e Comunità. La comunicazione tra il Nucleo Ospedaliero di Continuità delle Cure e Centrale Operativa Territoriale è costante e biunivoca.

Gli obiettivi della gestione integrata ospedale-territorio sono quelli di migliorare la compliance alla politerapia garantendo l’aderenza terapeutica, di procedere con l’ottimizzazione farmacologica a domicilio, di verificare costantemente lo stato di salute e i bisogni di cura, di ridurre gli accessi ambulatoriali e in pronto soccorso, di prevenire eventi avversi cardiovascolari.
Sono diversi gli strumenti utilizzati. Ne sono un esempio i device per la valutazione dei parametri vitali a domicilio, gli elettrocardiografi con capacità di trasmissione del dato dopo apposito collegamento alla rete aziendale (teletrasmissione), le sonde ecocardiografiche con trasmissione wireless, i sistemi elettronici di archiviazione dati e immagini per la Cardiologia, i telefoni cellulari e i tablet.

I nuovi ambulatori attivati dalla Geriatria dell’Ospedale di Cuorgnè

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Data:

07 febbraio 2023

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I nuovi ambulatori attivati dalla Geriatria dell’Ospedale di Cuorgnè

La Geriatria dell’Ospedale di Cuorgnè, diretta dalla dottoressa Claudia Gobbi, ha attivato nuovi ambulatori per contribuire a soddisfare i bisogni di salute della popolazione “meno giovane” del territorio.

Sono già operativi il nuovo Ambulatorio delle visite geriatriche, dedicato alle valutazioni generali, multidimensionali e ai controlli post-ricovero, e la nuova sede di Cuorgnè del Centro per i Disturbi Cognitive e le Demenze (CDCD). Quest’ultima attività specialistica è partita lo scorso settembre come Ambulatorio di psicogeriatria e successivamente è stata ricompresa nel CDCD aziendale.

Da lunedì 13 febbraio sarà operativo un nuovo progetto in collaborazione con la Cardiologia Ivrea, diretta dal dottor Walter Grosso Marra. Si tratta dell’Ambulatorio di valutazione geriatrica dedicato ai pazienti affetti da amiloidosi cardiaca o da patologia valvolare, con la finalità di individuare e di valutare il livello di fragilità della persona anziana per definirne il miglior percorso di cura.

Dal 1° marzo il dottor Alessandro Girardi sarà il nuovo Direttore Sanitario d’Azienda

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Data:

21 febbraio 2023

dottor Alessandro Girardi
dottor Alessandro Girardi

Dal 1° marzo il dottor Alessandro Girardi sarà il nuovo Direttore Sanitario d’Azienda

Dal prossimo 1° marzo prenderà servizio come Direttore Sanitario d’Azienda il dottor Alessandro Girardi in sostituzione della dottoressa Gloria Chiozza che, con il conferimento della direzione del Distretto di Mondovì-Ceva, ha deciso per motivi familiari di riavvicinarsi a casa.

“Alla dottoressa Chiozza va il mio personale ringraziamento per l’intensa attività svolta in questi mesi – dichiara il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Stefano Scarpetta – e i migliori auguri per il prosieguo della sua attività professionale. Al dottor Girardi, che sta già collaborando con la Direzione Strategica in veste di coordinatore delle Direzioni Mediche di Presidio dell’intera ASL TO4 e dove dal 2009 è stato Responsabile della struttura semplice Ambulatori Ospedalieri e poi delle strutture complesse Direzioni Mediche di Chivasso e da ultimo di Ivrea, vanno i migliori auguri di buon lavoro”. E aggiunge: “Rimangono tante sfide organizzative da affrontare, sia a livello ospedaliero sia territoriale, ma anche opportunità uniche e irrinunciabili come gli investimenti previsti dal PNRR”.

“Ringrazio il Direttore Generale per la fiducia espressa nel darmi questa importante possibilità – riferisce il dottor Alessandro Girardi – e mi accingo a questo nuovo incarico con determinazione ed entusiasmo. Per questo avrò bisogno di tutti e ringrazio in anticipo per tutto l’aiuto che i colleghi mi vorranno dare. Un cambiamento in corsa non è cosa semplice da gestire, ma dovremo essere bravi a lavorare in continuità su tutti gli ambiti di miglioramento”.

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